Il nuovo Genoa di Thiago Motta dà qualche preoccupazione in più a mister Corini, che attenderà di scoprire l’assetto tattico dei rossoblu. Il nuovo allenatore del Genoa non s p scoperto sulla scelta o meno di passare alla difesa a quattro, ma come scrivevamo già nel pomeriggio farà poca differenza che si giochi con un 4-3-1-2, 4-2-3-1 o 4-3-3 se mancherà il concetto di squadra e di condivisione delle idee.

Lo ha ribadito più volte lo stesso Thiago Motta in conferenza stampa, che al netto delle assenze (Criscito, Sturaro, Pajac, Favilli) ritrova due difensori tra gli squalificati, ossia Biraschi e Romero, che potrebbero andare a completare il pacchetto arretrato con Zapata e l’uomo che andrà a giocare sulla sinistra, dove il ballottaggio BarrecaPajac potrebbe essersi azzerato col forfait del croato.

A centrocampo, poi, c’è attesa per capire chi comporrà la zona centrale del campo, quella dove il Brescia fa grande densità giocando con un rombo stretto che lascia molti spazi agli avversari quando si allarga. Sicuramente è stata subito messa da parte la possibilità che Schöne e Radovanovic possano risultare incompatibili: a sgomberare il campo da dubbi lo stesso Thiago Motta, che ha spiegato che nessun giocatore è incompatibile con un altro, specialmente se si parla di giocatori di grande esperienza.

Il ritorno tra i convocati di Gumus alimenta la concorrenza nel reparto avanzato, dove Kouamè e Pinamonti sonostati finora la coppia più accreditata. L’ivoriano è il capocannoniere del Genoa, Pinamonti è tornato al gol nella sportivamente drammatica serata di Parma. Anche Pandev, uomo che Thiago Motta conosce bene dai tempi del Triplete, è sicuramente un elemento da tenere in considerazione senza dimenticare il paraguaiano Sanabria. E c’è da non dimenticare anche il ritorno della carta Saponara.

Meno dubbi e incognite ci sono sul Brescia, che ha un 4-3-1-2 abbastanza consolidato. Al netto delle assenze, dovrebbe schierarsi come scritto questa mattina nell’editoriale: Joronen tra i pali; Sabelli, Chancellor, Cistana, Mateju in difesa; Bisoli, Tonali, Romulo; Spalek alle spalle delle punte; Donnarumma, Balotelli (Ayè) a comporre l’attacco. Uniche possibili modifiche a questa probabile formazione sono la posizione di Romulo, utilizzato trequartista contro la Fiorentina, e quella di Spalek: potrebbero infatti invertirsi. E non solo: attenzione a chi tra Ayè e Balotelli vincerà il ballottaggio per una maglia nel tandem offensivo completato da Donnarumma.