Roma e Sassuolo alle ore 18 hanno aperto la serata di questa domenica di Serie A, che si è conclusa stasera con il posticipo del “Bentegodi” tra Hellas Verona e Milan (il sipario sulla terza giornata, invece, calerà con il Monday Night Torino-Lecce). Sia i rossoneri che gli scaligeri arrivavano a questa sfida forti di una vittoria ottenuta nel turno precedente: chi contro il Brescia a San Siro e chi, invece, in terra salentina (0-1).

LA PARTITA – Il primo tempo del “Bentegodi” è segnato pressoché da un unico episodio: l’espulsione di Stepinski al 21esimo minuto dopo la revisione al VAR. Infatti da quel momento in poi la partita si trasforma totalmente. In seguito all’intervento a gamba alta del polacco su Musacchio la gara cambia copione: Giampaolo ordina ai suoi di alzare di una ventina di metri il baricentro e cercare di scardinare la difesa avversaria prevalentemente con Suso da una parte e Çalhanoglu dall’altra; il Verona di Juric, invece, cerca di ripartire in contropiede puntando tutto su Verre andatosi a piazzare nella posizione lasciata libera dal centravanti polacco.

Nonostante l’inferiorità numerica, sarà degli scaligeri l’occasione più ghiotta di questi primi 45′: proprio Verre, innescato da Rrahmani tra le linee, controllerà magnificamente al volo e concluderà verso Donnarumma.

Il secondo tempo si apre con un cambio: Paquetá esce per far posto a Rebic, all’esordio con la maglia del Milan. Al 58esimo Calabria creano la migliore occasione rossonera fin qui, ma il palo respinge la già pronta esultanza del giocatore milanista. Poco dopo anche l’Hellas dovrà far i conti con un legno: l’asse Veloso-Lazovic imbecca il solito Verre, il cui tiro al volo si frantuma sul palo. La svolta arriva al minuto 64 quando un tiro di Çalhanoglu finisce sulle braccia di Gunter: calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Krzysztof Piatek che sigla il suo 23esimo centro in Serie A, il decimo con la maglia del Milan (non segnava dal 19 maggio contro il Frosinone, ndr).

Allo stesso Pistolero, negli ultimi dieci minuti, verrà annullata la personale doppietta per un fallo sull’estremo Silvestri, che aveva agguantato la sfera e se l’era vista sfilare dalle mani con un intervento in scivolata. Al termine di un recupero lunghissimo, in cui il Milan ha perso Calabria (espulso per un intervento al limite su Pessina), il Diavolo può festeggiare la seconda vittoria consecutiva e proiettarsi con sei punti in classifica al prossimo derby. Hellas ferma a quota 4 punti assieme a Genoa e Lazio.

Sono contento per i ragazzi, abbiamo avuto le migliori occasioni concedendo soltanto il tiro di Calabria e avendo più occasioni del Milan, anche giocando in maniera diversa – ha spiegato Ivan Juric, tecnico dell’Hellas Verona, ai microfoni di Sky Sport Espulsione Stepinski? Non è facile neanche per gli arbitri decidere. Ma tolto il loro rigore che era netto, mi sembrano tutte decisioni un po’ al limite“. 


Roma 4-2 Sassuolo, De Zerbi regala un tempo. E Fonseca lo punisce