Genoani lontani e vicini è arrivato il momento di chiudersi in un abbraccio e aprire il sipario!

Domani sera  c’è  il debutto di Andreazzoli, Schöne, Pinamonti, Zapata, Barreca, Pajac, il ritorno di Ghiglione dentro il Tempio ma anche della voglia di Grifone della tifoseria in ebollizione pronta ad essere, come sempre, con la voce e le bandiere il 12° uomo in campo.

Andreazzoli respirerà dal vero entrando sul prato del Ferraris la storia del Vecchio Balordo.

Nella sua prima conferenza stampa aveva dichiarato di essere molto contento di appartenere al mondo rosso blu a quarti. Marco Rossi lo ha già avvisato sarà un tifo da pelle d’oca. Il popolo genoano  ha bisogno  di emozionarsi, anche con poco: basta  la maglietta bagnata già dal riscaldamento. Andreazzoli oltre essere bravo nella tattica ha lavorato tutta l’estate con la rosa a disposizione per trasmettere non  solo principi di gioco ma voglia di giocare con il Grifone sul petto.

Contro la Fiorentina non sarà e non dovrà essere per la critica la partita del nove . Primo perché ci sono ancora 24 ore di calciomercato, anche se non succederà nulla o poco perché il lavoro fatto in estate soddisfa il tecnico e dopo assemblare una squadra di calcio non è facile come effettuarlo con bulloni e viti.

Importante domani sera alle ore 20.45 per tutti dentro e fuori dal campo che l’esperienza negativa e traumatica dello scorso campionato e dell’ultima giornata di Firenze sia servita a capire che si può fare diversamente.

Preziosi e la società hanno dimostrato dopo aver sofferto a Firenze, con la “coramina” a portata di mano, di avere le idee chiare allestendo la squadra con obiettivi tecnici  per questa  stagione.

Il modulo del Genoa staticamente prima del fischio d’inizio è il 3-5-2 ma in corso di gara cambierà a secondo delle situazioni e in particolare agli avversari. Andreazzoli nelle sue lezioni agli allenatori annuali ha sempre detto che i numeri non contano nulla e un solo sistema di gioco è limitativo .

Contro la Viola di Montella occorrerà equilibrio mancato in qualche occasione contro la Roma. Operando su tre zone di campo Andreazzoli continuerà ad assegnare una zona di campo ottimale ad ogni calciatore cercando di equilibrare il sistema in ampiezza e profondità.

Nel 3-5-2 di Andreazzoli importante il comportamento dei tre centrali difensivi che avranno maggiore responsabilità in ampiezza. Gli equilibri in fase di non possesso saranno determinati da una pressione continua sul pallone da parte dei centrocampisti e anche delle punte e dalla necessità di tenere la squadra corta, per non concedere agli avversari (come successo nella Capitale) il tempo e lo spazio in ampiezza da sfruttare con movimenti preordinati

Con la pressione continua sul pallone (anche questo si è visto nella Capitale) la squadra rimanendo corta ha fatto diventare le soluzioni di sviluppo avversario più prevedibili e quindi più contrastabili, in particolare sulle fasce.

BuoncalcioGenoa, BuoncalcioVecchioBalordo, BuoncalcioAndreazzoli, BuoncalcioCriscitoecompagni,  il Tempio vi aspetta!

La formazione probabile quella dell’Olimpico di  Roma  con Biraschi e Pajac che premono per giocare.

Capitolo FiorentinaLa Fiorentina ad oggi è la scommessa del campionato . Ad oggi solo l’entusiasmo di Comisso, lo zio d’America arrivato a Firenze , è riuscito facendo Paperon de Paperoni con la presa di posizione su Chiesa e la non vendita ad oggi  di Milenkovic e Pezzella richiesti durante i mesi estivi da squadre importanti restituire a fiorentini entusiasmo dopo la depressione patita con i Della Valle, tutto è stato condito con l’arrivo di Boateng e Ribery.

È una scommessa Montella non tanto per le ultime gare della scorsa stagione su otto gare 6 sconfitte e due pareggi compreso quello all’ultima giornata rocambolesco con il Genoa di Prandelli ma per quello che gli è successo quando si è separato dai viola  nel 2015 facendo un buco nell’acqua sulle panchine di Sampdoria, Milan e Siviglia.

Commisso ha confermato a sorpresa l’aereoplanino per il quale è arrivato il momento della verità non rimanendo parcheggiato nell’hangar dei Campini vicino al Franchi.

Le altre scommesse viola sono il portiere Dragowski che dovrà capire alla svelta la differenza di giocare in una piazza come Empoli e confermarsi in una piazza importante. Lirola prelevato dal Sassuolo dovrà coprire un buco che il club aveva da alcune stagioni.

Scommesse sono le suggestive entrare di Boateng e Ribery. Il primo lo scorso anno partito bene nel Sassuolo si è perso e immusonito nel Barcellona, il secondo il suo curriculum dovrebbe far stare tranquilli tutti ma sarà la sua carta d’identità 36 anni il vero tornaconto. Ribery in piena attività agonistica e fisica non si è mai voluto confrontare con il calcio italiano definito troppo tattico e speculativo.

Nel senso delle scommesse si possono inserire anche Badelj e Pulgar , Il primo ritorna dopo la stagione anonima vissuta alla Lazio sempre in concorrenza con Lucas Leiva. Badely dopo Leiva si troverà a giocare con l’altro acquisto Pulgar il  play cileno arrivato dal Bologna.  Per Montella sarà altra scommessa integrarli  e capire chi sarà il play basso.

Se Boateng e Ribery dovranno dimostrare di non essere sulla via del tramonto, Milenkovic, Pezzella e Chiesa dovranno far vedere di aver ritrovato le motivazioni dopo aver ascoltato le sirene di piazze più importanti.

I tre nominati prima non sono scommesse, come Benassi il mediano-mezzala migliore nella scorsa stagione in viola che Montella  però ha già messo in ballottaggio con Castrovilli 22 anni arrivato dalla Cremonese.

A Firenze temono gli ultimi giorni di mercato considerata l’ultima operazione Biraghi all’Inter blindato fino a Martedì scorso  cambiato con Dalbert ,  altra scommessa brasiliana non fiorita con Spalletti all’Inter.

Tra queste scommesse bisogna aggiungere due talenti prodotti in casa Sottil e Vlahovic che qualcuno paragona già a Ibrahimovic, oltre a Castrovilli se sarà confermato titolare.

Il 4 3 3 è il modulo di riferimento di Montella viso anche  nell’ultima gara contro il Napoli, condita da polemiche sull’arbitraggio , con tutti i  giovani in campo.

La novità rispetto allo scorso anno contro il Napoli  che Milenkovic è stato portato a centro della difesa . I due esterni Lirola e Biraghi hanno spinto molto ed hanno messo in crisi il ciuccio,  il rovescio della medaglia è stata la protezione della difesa con Pulgar e Badely che si sono pestati i piedi in qualche occasione permettendo le infilate in verticale dei tre “nani” di Ancelotti.

Davanti contro il Genoa in campo Boateng e non Vlahovic? Sarà 4 3 3 con Boateng falso nove alla Totti di Spalletti con Chiesa e Sottil ai lati?

Tutte incognite che ai genoani saranno svelate domani sera nel Ferraris in ristrutturazione e ai fiorentini in campionato. Confermati gli altri che hanno iocato con il Napoli con un olo dubbio Venuti o il nuovo Dalbert terzino a sinistra  della quattro di difesa  

Dirigerà Genoa Fiorentina Giacomelli di Trieste coadiuvato al Var dal Varrista di professione dopo l’uscita dai ranghi arbitrali per limiti di età Banti di Livorno.

I pianti viola dopo la prima di campionato  hanno raggiunto Rizzoli e Nicchi e hanno inviato Giacomelli uno dei veterani dell’Aia. Nato nel 1977 ha iniziato ad arbitrare a 15 anni  nel 1992 facendo tutta la trafila delle categorie che non erano veloci come alla giornata odierna. Giacomelli ha debuttato in serie nel maggio del 2011 al Ferraris in Genoa Cagliari.

Giacomelli nella vita di tutti i giorni non è più un ristoratore . All’inizio dello scorso campionato ha ceduto la sua attività il Caffè Rossetti nella piazza principale di Trieste e non perché i tifosi che perdevano o contestavano i suoi arbitraggi si vendicavano facendo giudizi negativi su Tripadvisor.

Piero Giacomelli 119 gare dirette in serie A 36  rigori 25 cartellini rossi. Nella scorsa stagione su 18 gare dirette mai incrociato il fischietto con il Genoa,  4 con la Fiorentina (1 vittoria, 2 pareggi, 1 sconfitta, tra cui la penultima di campionato in casa del Parma). Autore del viola Gerson che  salvo i ducali e affondò Montella alla quinta sconfitta consecutiva. Nessuna contestazione al direttore di gara.  

In carriera con il Grifone 13 gare (2 vittorie, 6 pareggi, 5 sconfitte). Con la Viola 12 gare (4 vittorie, 4 pareggi 4 sconfitte).