L’allenatore del Genoa, Aurelio Andreazzoli, è intervenuto ai microfoni dei media presenti allo stadio ‘Jean Laville’ di Gueugnon, dove il Grifone era impegnato nella prestigiosa amichevole contro il Lione di mister Sylvinho (clicca QUI), terminata con la vittoria della truppa rossoblu. Di seguito le parole di Andreazzoli.

Vincere aiuta a vincere

“Siamo soddisfatti, è chiaro che il risultato non era l’obiettivo principale: avremmo fatto le stesse valutazioni anche se non avessimo vinto, come abbiamo fatto nelle due gare precedenti. Abbiamo finito il primo ciclo di preparazione che ci è servito molto per conoscerci, per lavorare. Non abbiamo avuto particolari inconvenienti se non minimi. Non siamo tanto contenti della gara di stasera: Romulo ha avuto un problemino alla coscia. Ci interessa che le gare finiscano senza problemi particolari. Rimaniamo soddisfatti del risultato che aiuta, fa bene e ci fa credere che è possibile rimontare da un 3-1, fa capire che eliminando dei freni che abbiamo in questo momento e che si sono visti nella prima parte di gara non possiamo che avere dei vantaggi. I ragazzi sono stati bravi, ci hanno creduto fino in fondo: è stato bravo il mio secondo perché io volevo togliere Kouamé (avevamo preventivato di fargli fare solo un’ora di gioco), invece abbiamo sostituito un altro.”

Come le è sembrato il 4-3-1-2?

“Credo che non si possa valutare perché, come dicevo prima, abbiamo giocato con un carico sulle spalle inusuale, che non dobbiamo avere. Queste gare sono belle da giocare e devono dare la possibilità, siccome il risultato conta poco, di giocare com la testa libera. É vero anche che, vista da fuori – e parlo di me – si creano aspettative che magari in questo momento i ragazzi non sono in grado di dare. Ieri hanno fatto un carico di lavoro importante, l’altro ieri pure. Oggi abbiamo fatto un viaggio massacrante, non ideale per affrontare una gara. Alla fine il giudizio è positivo, in relazione non tanto al gioco ma alla condizione morale che ci ha spinto a tentare e a non accontentarci o a demoralizzarci.”

Sta aspettando qualche giocatore che manca?

“Onestamente non si vede, oppure non lo vedo io. Sono uno che si accontenta anche degli aspetti positivi. I sistemi di gioco sono stati obbligati perché avevamo la necessità di far giocare tutti e quindi dovevamo usare due sistemi. Siamo in un momento di studio del gruppo a disposizione per cui non sappiamo ancora cosa faremo, dobbiamo studiarne le caratteristiche, quello che è conveniente fare, che ci dà garanzie, scoprire le caratteristiche dei giocatori: oggi ho avuto due o tre conferme.”

In questa prima parte di ritiro ha lavorato su principi di gioco che si sono visti soprattutto nel secondo tempo

“Si sono viste diverse situazioni, mi ricordo il tiro al volo di Barreca: un quanto di centrocampo che trova un altro quinto. Bene. Io sono convinto che quando lo rivedrò troverò maggiori spunti rispetto a quelli visti dal campo. Ho un’attesa superiore, è difficile che mi accontenti. La società sa quello che a noi serve, i tempi per il mercato sono difficili per quasi tutti. Non abbiamo fretta. È chiaro che, come diceva Antonio Conte ieri sera, un allenatore avrebbe la necessità di avere un gruppo definito, ma sappiamo che i tempi sono un po’ acerbi.”


Olympique Lione-Genoa, le squadre hanno raggiunto lo stadio – LIVE TESTUALE