Cosa c’entra Antonio Sanabria con l’acquisto record che la Roma si appresta a fare tra i pali, ovvero sia Pau Lopez dal Betis Siviglia? C’entra in maniera rilevante, come spiegato dai quotidiani spagnoli e stamane anche dalla Gazzetta dello Sport. Questo perché il valore del cartellino di Sanabria, valutato 15 milioni di euro, ha permesso ai giallorossi di scontarne quasi otto dalla cifra complessiva per acquisire il suo nuovo portiere.

Si parla di 7,5 milioni che sarebbero quella famosa quota del 50% sulla futura rivendita del calciatore. Una clausola inserita quando la Roma cedette Sanabria al Betis nel 2016. Una clausola alla quale si è pronti a rinunciare pur di accelerare le operazioni per Pau Lopez, questa mattina ancora ad allenarsi col club andaluso.

Si tratterebbe dell’ennesima operazione particolare in questa prima fase di calciomercato, col Genoa che, per una volta, ne sarebbe indirettamente protagonista. Indirettamente perché l’attaccante paraguaiano, questa mattina al SynLab per le visite mediche, è in prestito per un anno e mezzo in rossoblu dal Betis Siviglia. Il Genoa, quindi, non è proprietario del suo cartellino. Senza contare che la permanenza dell’attaccante paraguaiano, ad oggi, non appare affatto scontata. Ma domani, alla partenza, se ne capirà di più.

Vero che Tonny poteva essere riscattato dal Genoa già quest’estate, ma soltanto se fosse scattato l’obbligo: avrebbe dovuto segnare 6 reti da gennaio a fine campionato scorso. Non è avvenuto e, come noto, le reti segnate sono state tre. Esiste, ad oggi, un secondo traguardo che farebbe scattare l’obbligo di riscatto da parte del Genoa: segnare entro il gennaio prossimo un totale di quindici reti. Scontando le tre già messe a segno, ne rimarrebbero dodici.

Gli annunci sul riscatto non sono invenzioni giornalistiche, ma li aveva resi noti lo stesso Sanabria parlando a Radio Monumental lo scorso 7 febbraio, a neppure due settimane dall’ufficialità del suo ingaggio in rossoblu. Oggi il valore del suo cartellino è valutato dalla Roma intorno ai 15 milioni di euro e lo si deduce dal fatto che i giallorossi abbonerebbero anticipatamente sette milioni e mezzo al Betis, rinunciando alla percentuale sulla futura rivendita. Una rinuncia che diventerà la chiave di un’operazione record per la squadra della Capitale.


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