Nelle ultime settimane, fin dalla sconfitta di Empoli coincisa con la retrocessione del Genoa Primavera, sono cresciute le voci che vorrebbero Luca Chiappino, da quattro stagioni alla guida degli Allievi rossoblu, nuovamente alla guida della Primavera rossoblu. Non verrà invece rinnovato il contratto di Carlo Sabatini, il che porterà all’interruzione del rapporto, non all’esonero come scritto nei giorni passati.

Se tutte le indicazioni ormai sembrano portare a questo epilogo e manca solamente l’ufficialità, nella giornata di ieri, a Bologna, è andata in scena una riunione particolarmente importante per i settori giovanili di tante formazioni italiane, Genoa compreso. Qualche assenza non preventivata, come quella dei padroni di casa del Bologna, non ha impedito di andare avanti nell’idea di dare forma ad un nuovo campionato Under 18, quello che un tempo veniva definito “Berretti”.

O che ancora oggi viene definito così, intitolato a Dante Berretti, con oltre 60 squadre partecipanti appartenenti per lo più alla Lega Pro e alla Serie B. L’ultima detentrice del titolo, peraltro, è anche la Virtus Entella, vittoriosa recentemente sulla Ternana nel girone Lega Pro. Il Torino invece ha vinto i gironi di Serie A e Serie B.

Dalla riunione bolognese si è usciti con la preghiera di aggiornarsi il prossimo 25 giugno: nessuna decisione definitiva per adesso. Uno zoccolo duro di squadre fortemente interessate al ridare forma al campionato Under 18 c’è e conta otto formazioni: Genoa, Inter, Milan, Atalanta, Torino, Sassuolo, Fiorentina e Roma. Quattro o cinque società sono ancora nel limbo, indecise se e come procedere, ma l’impressione è che si potrebbe partire anche soltanto con otto squadre. Al raggiungimento delle 10 formazioni, invece, la partenza sarebbe pressoché scontata con 18 giornate da disputare.

Foto d’archivio

Si tratterebbe di una decisione di non poco conto, potenzialmente proiettata anche a riflettersi sulla prossima Viareggio Cup, e porterebbe i giocatori classe 2002, quelli della categoria Allievi, a poter disporre di una leva in più per giocare con continuità. Lo scatto imporrebbe di vederli giocare in Primavera, come avvenuto anche quest’anno, ma rose molto allargate di giocatori, la presenza dei giocatori classe 2001 e un numero limitato di fuori quota dell’anno 2000 consentiti da regolamento, rischia spesso di sacrificarli. Una leva Under 18, invece, permetterebbe alle società di tenere sotto i propri radar i giocatori di proprietà senza doverli per forza mandare in prestito o a titolo definitivo in altre formazioni, magari in altri settori giovanili che hanno già una leva Under 18.

Il Genoa aderirebbe con favore a questa iniziativa: a fine giugno dovrebbe arrivare la riunione risolutrice per decidere il da farsi. E come già detto, non è da escludere che si proceda anche in otto. Se tutto dovesse andare per il verso giusto e auspicato, a quel punto sarebbe tempo di conoscere chi andrebbe alla guida della nuova leva Under 18. Ma questa è un’altra storia.


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