Partita decisiva e fondamentale per il Genoa, invischiato più che mai nella lotta per non retrocedere. Il popolo rossoblu si stringerà attorno alla squadra e per 90 minuti sarà dimenticata la protesta nei confronti del presidente Preziosi, considerato dalla tifoseria come il solo protagonista in negativo di questa situazione grottesca.

Uno sguardo d’insieme sul Cagliari.

Rolando Maran è un allenatore serio e preparato: dopo tanti anni alla guida del Chievo cerca successo in terra sarda. Il 4-3-1-2 è il suo sistema di gioco prediletto. Maran impiega  giocatori sempre adattabili al suo modulo. Il Cagliari è squadra che predilige il palleggio. Quando effettuano il lancio lungo cercano la spizzata di Pavoletti. Il lavoro sulle corsie esterne di Srna e Pellegrini è basilare, così come l’appoggio per vie centrale di Cigarini. Barella dà qualità e cambio di ritmo alla manovra cagliaritana.

L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.

Il portiere è Cragno, autore di una fantastica stagione: è forte in tutte le caratteristiche del ruolo, soprattutto in esplosività tra i pali. Srna, Pisacane, Klavan e Pellegrini formano la linea a 4. Srna e Pellegrini sono gli esterni. Il primo, esperto giocatore croato arrivato in estate, ha avuto un brillante avvio di campionato, poi, anche a causa di qualche fastidio fisico, ha avuto un vistoso calo. Così Maran a gennaio ha fatto arrivare un suo fedelissimo, Cacciatore. I cross di Srna sono un invito a nozze per la testa di Pavoletti. Pellegrini, l’esterno di sinistra, giovane di proprietà della Roma, ha facilità di corsa ed inserimento, anche dal suo piede mancino partono cross per l’ex del Genoa. Pisacane e Klavan costituiscono la coppia centrale. Pisacane, arcigno e duro negli interventi, rapido e veloce sul lungo, nello scontro fisico paga dazio. Klavan, il centrale di sinistra, fisicamente prestante, forte nel gioco aereo è il capitano della nazionale estone.

Il centrocampo.

Il reparto è formato da Cigarini, il metodista centrale, e da Ionita e Barella, le mezzali. Cigarini, ex Sampdoria,  tecnicamente valido ed ordinato, gioca prevalentemente in orizzontale non ha grande ritmo, ma tatticamente è molto importante. Ionita, moldavo, ha forza e corsa, è discreto tecnicamente. I suoi inserimenti da dietro sono pericolosi soprattutto nel gioco aereo, Barella, il capitano della squadra nonostante la giovane età, veloce e rapido, ha piedi buoni, idee geniali e tiro da lontano, ma a volte è troppo irruento e scomposto negli interventi ed è troppo avvezzo alle proteste, questi sono i suoi limiti.

L’attacco

Il trequartista è lo sloveno Birsa, anche lui un seguace di Maran: piede sinistro di qualità, è pericoloso nei calci da fermo, ma non ha grande corsa. Le due punte sono Joao Pedro e Pavoletti. Il primo è un brasiliano da anni in Italia, bravo nel dribbling e negli assist, sempre pericoloso palla al piede e discreto goleador. Pavoletti, ex genoano, fortissimo di testa e a rubare il tempo al proprio marcatore, va tenuto lontano dall’area di rigore: quello è il suo territorio di caccia. “Pavo”, per giunta, è migliorato nella difesa della palla.

Come si comportano sulle palle inattive?

I corner e le punizioni laterali sono battuti da Birsa, Joao Pedro e Barella, salgono a saltare Klavan e Pisacane, mentre Ionita e Pavoletti sono gli altri colpitori. Pavoletti non deve essere lasciato libero di incornare. Le punizioni dal limite dell’area sono appannaggio di Birsa e Barella, a volte ci prova anche Cigarini. In difesa, nelle situazioni di corner e punizioni laterali, marcano a zona, importante anche il ruolo di Cragno nelle uscite.

In conclusione?

Il tempo delle parole è finito, errori ne sono stati commessi, e anche tanti, ma ora non è il momento di condannare. Dobbiamo riuscire a salvare il salvabile. Ai giocatori si chiede di giocare per la maglia, per i colori rossoblu e, se possibile, di restare concentrati sulla partita dall’inizio alla fine e di eseguire anche nei minimi particolari le consegne prefissate. Bisogna dimostrare sul campo – con gli atteggiamenti giusti, con l’impegno, con lo spirito di sacrificio e con il sudore – che la squadra VUOLE LA SERIE A!


LE PROBABILI FORMAZIONI 

GENOA (3-5-2): Radu; Biraschi, Gunter, Zukanovic; Pereira, Lerager, Radovanovic, Veloso, Criscito; Pandev, Lapadula. Allenatore: Cesare Prandelli.

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Srna, Pisacane, Klavan, Pellegrini; Ionita, Cigarini, Barella; Birsa; Joao Pedro, Pavoletti. Allenatore: Rolando Maran.

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Mario Ponti
Sono nato a Genova il 10 gennaio 1964. Ho fatto tutto il settore giovanile nel Genoa: 3 anni di primavera, esordio in serie A in Genoa -Napoli nel 1983. Poi esperienze nel Carbonia, Omegna, Casale e Mondovì in Serie C2; poi Dilettante in squadre della provincia di Genova. Un grave infortunio al ginocchio destro mi ha condizionato per tutta la carriera. Quattro operazioni. Una volta terminato di giocare ho iniziato a fare l’allenatore, prima nelle giovanili rossoblu e successivamente per 10 stagioni sulle panchine di Arenzano (il mio paese d’origine), Cogoleto, Lagaccio, Molassana e Pegliese. Infine, la sclerosi multipla è avanzata e ho dovuto abbandonare la panchina motivo per cui ho fatto per tre anni il direttore sportivo. Ora voglio fare solo lo spettatore e il tifoso. Nel 2014 la T.O mi ha premiato come tifoso rossoblu dell’anno, cosa di cui vado molto, molto orgoglioso.