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Nord piena con il Cagliari“. Breve, sintetico, dritto al cuore è l’appello del capitano Marco Rossi, rimasto nel cuore dei tifosi rossoblu, che questa mattina affida il suo pensiero e i suoi ricordi, vivi, intensi, da Genoano, alle colonne del Secolo XIX. Lui, che in Gradinata Nord c’era anche al derby dell’aprile scorso, sa più di altri cosa significhi essere tutti uniti in un momento di difficoltà come quello attuale. E sa bene che fattore possa essere dimostrarsi tutti uniti verso un unico obiettivo in un catino infernale come il Ferraris.

La Serie A è troppo importante e il popolo genoano non ha mai tradito – si legge questa mattina sul quotidiano nel riportare le parole di Marco Rossi  Sabato vorrei vedere uno stadio pieno, come ai bei tempi. E io ci sarò, da genoano adottato per la vita. Quella maglia l’ho indossata per trecento volte e ogni volta è stata un’emozione. Con quella maglia sono andato in C, ma sarei andato anche all’inferno dal momento che sapevo che, girandomi, avrei trovato un popolo che mai mi avrebbe abbandonato. Perché i tifosi genoani non tradiscono e non lo faranno neanche questa volta. Non entro nei rapporti con la società, so soltanto che la Serie A va salvaguardata. Così sono certo che contro il Cagliari ci sarà una Nord piena, tutti uniti per salvare il Genoa”.

“Il mio motto è che “il Genoa ce l’hai dentro” – prosegue l’ex capitano rossoblu – Sarò anch’io allo stadio e porterò con me 60 bambini, giocano nella scuola calcio con mio figlio: faremo un pullman e saremo al Ferraris per aiutare il Genoa a salvarsi. Mi rivolgo a tutti i Genoani. A quelli che sono venuti in 10mila a Ravenna e San Marino, a quelli che amano il Genoa e non lo hanno mai tradito. Il Ferraris deve essere una bolgia come nei momenti migliori del Grifone. Quelli dei derby vinti, quelli di Motta o Milito. In A, B o C. Il Genoa sta passando il momento peggiore da quando è tornato in Serie A e quello peggiore della sua storia recente. Dobbiamo salvare il Grifone tutti assieme, come solo noi sappiamo fare”. 

“Puoi avere vinto coppe e scudetti con Real Madrid o Juventus, ma quello che ti trasmette questa maglia…beh, a parole non si può descrivere. Nella vita di un calciatore si dovrebbe avere la possibilità di provare emozioni così. Non è per tutti, io sono stato fortunato”.


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