Guardiamo a noi, a Ferrara faremo grandi cose“. Aveva risposto così mister Prandelli a chi, in conferenza, gli domandava se il risultato di Bologna-Empoli potesse condizionare la testa di chi sarebbe sceso in campo oggi, al Mazza di Ferrara che dovrebbe avvicinarsi al tutto esaurito. Oggi, infatti, una vittoria estense sancirebbe matematicamente la salvezza con dodici punti di vantaggio sulla terzultima e gli scontri diretti a favore nei confronti dell’Empoli.

Ad incrociare la corsa di una slanciatissima Spal c’è il Genoa, tra le peggiori squadre per rendimento nel girone di ritorno, risucchiata nei bassifondi della classifica a causa dei troppi passi falsi e di una ormai atavica difficoltà nell’andare in gol. I rossoblu, malgrado numeri preoccupanti, possono incrementare il distacco dall’Empoli, ieri sconfitto a Bologna. Dovranno però farlo senza tifosi al seguito: la contestazione prevederà che si rimanga fuori dal settore ospiti anche in trasferta, perlomeno questo pomeriggio a Ferrara. In settimana un’assemblea pubblica deciderà su come proseguire nella contestazione alla presidenza Preziosi.


NOTIZIARIO

Sono undici i gradi percepiti al “Mazza”, su cui si è abbattuto sino alle ore 13 un fortissimo nubifragio. Il campo (in erba) appare comunque in ottime condizioni. Si contano una cinquantina di tifosi rossoblu, mentre fuori c’è la protesta dei tifosi rossoblu in contestazione. Lo stadio “Mazza” procede verso il tutto esaurito. Nessuno striscione rossoblu esposto nel settore destinato ai tifosi rossoblu. Arbitrerà Massa della sezione di Imperia. In tribuna il presidente del Bologna Saputo e Fenucci, direttore sportivo felsineo. Fuori dallo stadio, esposti alcuni striscioni di contestazione diretti al presidente Preziosi. Sono 13560 i tifosi presenti al Mazza.

Nella foto, uno striscione esposto per le vie di Ferrara limitrofe allo stadio

FORMAZIONI UFFICIALI 

SPAL (3-5-2): Viviano; Bonifazi, Vicari, Felipe; Lazzari, Murgia, Missiroli, Kurtic, Fares; Petagna, Floccari. Allenatore: Leonardo Semplici;

GENOA (3-5-2): Radu; Gunter, Romero, Zukanovic; Lazovic, Lerager, Radovanovic, Mazzitelli, Criscito; Pandev, Kouamè. Allenatore: Cesare Prandelli.


LA PARTITA

Le squadre stanno facendo il loro ingresso in campo. Genoa con la consueta maglia celebrativa per il 125 anni, a quarti rossoblu e dorsale dorato. I rossoblu attaccheranno da destra verso sinistra in questa prima frazione di gioco.

Iniziata la partita. Al secondo minuto un lancio dalla retrovie di Criscito innesca la velocità di Kouamè, che perso da Bonifazi punta l’area e cerca il tiro di prima intenzione: pallone largo. Un minuto più tardi ci prova anche Lazovic, sfondando sulla destra: il suo tentativo viene murato dalla difesa avversaria. Un discreto Genoa in questi primi minuti, durante i quali viene anche ammonito Felipe (4′).

Al nono un’altra buona trama di gioco rossoblu porta al tiro Mazzitelli dal limite dell’area, servito da Lerager: il suo destro è una fotocopia di quello ad inizio primo tempo di Kouamè. Pallone larghissimo sul fondo.

Al 13esimo di gioco Kouamè colpisce traversa su lancio dalla difesa, il secondo della gara, da parte di Gunter. Il lancio sorprende nuovamente la difesa spallina, nello specifico Felipe, ma il tentativo di pallonetto colpisce il legno, complice anche una deviazione che fa maturare il primo angolo della partita.

Passato un quarto d’ora di partita. Al 18esimo un passaggio all’indietro di Radovanovic regala di fatto il possesso alla Spal e permette a Floccari di involarsi verso l’area: Romero temporeggia ed è provvidenziale nella chiusura. Al 19′ di gioco fallo di Mazzitelli su Murgia a centrocampo: Massa non sanziona il centrocampista rossoblu. Viene invece fischiata punizione al minuto 23′ dai trenta metri per un gomito alto di Radovanovic su Missiroli. Lo schema su punizione della formazione ferrarese è rivedibile. 

Al 29esimo il primo tentativo di tiro della Spal verso la porta di Radu arriva con Floccari, che spedisce in curva il suggerimento dalla sinistra di Fares, imbeccato alle spalle della difesa rossoblu. Superata la mezz’ora di gioco: Spal che sta esprimendo un gioco migliore rispetto alla prima fase di gara. Aumenta anche la spinta di Lazzari e Fares sugli esterni, che costringe il Genoa ad abbassarsi coi suoi esterni.

Miracoloso Radu al 35esimo su colpo di testa di Murgia, che riceve dalla destra e da un cross di Lazzari, lasciato colpevolmente troppo libero. La pressione spallina trova la sua concretizzazione al 36esimo quando dal primo angolo, dalla destra, Kurtic trova la spizzata di Vicari che, a sua volta, viene spedita in fondo alla rete da Felipe, arrivato a rimorchio.

Al 39esimo, oltre al mancato secondo giallo per Felipe che atterra sui trenta metri Pandev che poteva procedere in area di rigore (Massa ha ammonito Vicari per il fallo ad inizio azione, ndr), c’è la prima sostituzione rossoblu: esce l’infortunato Mazzitelli, dentro Rolon. Il Genoa sta provando subito a pareggiare, anche se la difesa estense rispedisce al mittente ogni offensiva e l’unico tentativo fuori misura sarà di Zukanovic.

L’unico minuto di recupero del primo tempo si apre con un calcio d’angolo a favore rossoblu: Viviano è bravo a spedirla lontana dalla testa dei saltatori rossoblu. Sul disimpegno della Spal, Massa decreta la fine del primo tempo.

Riprende la gara al Mazza: fuori Gunter, dentro Lapadula. Prandelli cerca di recuperare la partita giocandosela col 4-3-1-2 e Pandev dietro le due punte. Al Genoa rimane un solo cambio nei prossimi 45′ di gioco.

Nei primi cinque minuti della ripresa un tentativo per parte, dalla distanza, ma Viviano e Radu non hanno problemi. Al 53′ ammonito Petagna per proteste. Al 55esimo primo angolo della ripresa per il Genoa: Viviano ha spedito sul fondo un destro di Lerager.

Al 56esimo arriva il pareggio del Genoa con Lapadula. Tutto nasce da un pallone conteso in area di rigore da Romero e Pandev, che caparbiamente insistono e permettono a Lapadula di calciare battendo il pallone a terra e creando una traiettoria che batte Viviano. La partita torna in parità.

Al 59esimo dentro Regini al posto di Felipe. Al 61esimo ammonito Romero per un blocco su Kurtic. Trenta secondi prima dell’ammonizione, Criscito aveva provato dalla distanza a sorprendere Viviano, appostato sul proprio palo.

Al 65esimo la Spal e il suo pubblico reclamano un calcio di rigore per presunto fallo di Romero su Floccari. In realtà, Massa e il VAR (Irrati) valutano bene nell’occasione e lasciano procedere: se era rigore questo, lo era anche quello di Kouamè una settima fa. Al 66esimo il giallo arriva invece per Rolon, che permette alla formazione di casa di battere un calcio piazzato dalla destra, da cui però non scaturiranno pericoli.

Al 67esimo ultimo cambio rossoblu: dentro Biraschi al posto di Pandev. Genoa che dovrebbe passare al 4-4-2. Al 71esimo, Semplici fa un secondo cambio: fuori Floccari, dentro Antenucci.

Al 75esimo, allo scoccare della mezz’ora, Radu calcola male i tempi d’uscita alta su Kurtic, che ostacolato dalla difesa rossoblu colpisce tra schiena e testa e vede il suo tentativo avvicinarsi alla linea di porta, ormai sguarnita. Decisivo il salvataggio sulla linea di Romero, che sventa la rete del 2-1.

Mancano dieci minuti alla fine della partita e Lapadula si aggiunge all’elenco degli ammoniti di giornata per un gomito alto sul contrasto aereo con Vicari. All’83esimo punizione dai venti metri per il Genoa procurata da Regini, che ha commesso fallo su Lapadula, che si incaricherà della battuta. La conclusione mancina finirà prima sulla barriera, poi alta sulla traversa sul secondo tentativo dell’attaccante rossoblu.

La partita si sta avviando verso la fine: il recupero sarà di tre minuti. Al triplice fischio, il Genoa ritrova una partita a punti e muove la propria classifica, salendo a 35 punti. Più sei rispetto al terzultimo posto occupato dall’Empoli. Spal che raggiunge invece quota 39, avvicinando ancor di più la matematica salvezza.