Nel sabato di Serie B il Lecce aveva sfiancato il Carpi con un secondo tempo in crescendo, riportandosi momentaneamente in testa alla classifica ma consapevole di dover attendere novità da Brescia e Palermo, entrambe impegnate fra domenica e lunedì. Il Cittadella ha due facce, spegne la luce per 20 minuti e la Salernitana ringrazia, dilagando con Djuric e Minala. Fra sole e pioggia battente, all’Arechi finisce 4-2. Compleanno amaro per Venturato, che spegne 56 candeline ma non trova il 9° risultato utile consecutivo. Il Venezia vince su rigore lo scontro playout contro il Foggia; entrambe le squadre, ferme al 15° e 16° posto, oggi disputerebbero lo spareggio per restare in categoria. Ci si rivede fra un mese?

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GENOA INSIDE – Al Picco finisce 3-2 per gli aquilotti, che completano la rimonta sfruttando la superiorità numerica ed un Andrej Galabinov in stato di grazia. L’ex attaccante del Genoa supera un periodo di magra regalandosi una prestazione superlativa: gol su rigore, rete di testa, giocate di spessore e una traversa su calcio di punizione. Un altro ex rossoblu, Nikola Ninkovic, offre due assist nel primo tempo ma si fa cacciare per proteste a due passi dall’intervallo. Pasquale Marino, un altro con una passato sotto la Lanterna, riesce a recuperare il doppio svantaggio in una ripresa a senso unico.

Lo Spezia si conferma così squadra in viva ed salute, al pari di Cittadella e Perugia, tenendo viva la lotta a sei per i cinque posti che valgono i playoff. Una fra Palermo, Lecce e Brescia, dovrà accontentarsi del terzo gradino del podio. Tutto resta aperto, il divario minimo fra la quarta e la nona piazza (solamente cinque punti) non permette di alzare la testa per guardarsi intorno. Piange il Benevento, che manca l’appuntamento con il riscatto e cade contro i rosanero. Non basta la rete del genoano Raul Asencio nel finale.

IL POSTICIPO – Livorno chiamato a reagire dopo tre sconfitte consecutive, Brescia impensierito dai risultati positivi di un Lecce sempre più in corsa per entrare in A dalla porta principale. A spuntarla sono le rondinelle, avanti grazie al gol di Romagnoli sul filo di lana. Come sottolineato dalle statistiche, in 33 partite di campionato sono ben 19 le reti messe a segno dalla capolista Brescia nell’ultimo quarto d’ora a disposizione. Come a Cosenza e a Palermo, così a Livorno.