Il Genoa torna al gran finale del Torneo di Viareggio a 12 anni di distanza dall’ultima volta, quando una doppietta di Matteo Siligato fece alzare la coppa allo Stadio dei Pini. Domani si gioca al Picco di La Spezia, ma poco importa: in finale conta solo il finale. Nel mezzo gioie, emozioni, soddisfazioni, calci di rigore e reti allo scadere, istantanee che resteranno per sempre nella storia del settore giovanile. Uno fra i migliori d’Italia.

CITANDO FABER – “Primavera non bussa, lei entra sicura” stupendo addetti ai lavori e persino i vertici dirigenziali, che ne hanno osservato da vicino le gesta restandone visibilmente stupiti. Chi già dalle partite della fase a gironi, come il direttore generale Giorgio Perinetti, chi dalla semifinale in poi. Domani, al Picco di La Spezia, saranno in molti a sfilare su una passerella d’onore che la Primavera rossoblu si è conquistata con prestazioni sudate, sofferte e vinte al cardiopalmo. Senza grandi fronzoli o prime pagine.

“Sarebbe bello avere tanti tifosi in finale – ci ha ricordato mister Sabatini – Sarebbe bello perché darebbe ancora più stimoli ai ragazzi, che ormai cominciano a capire cosa significhi giocare tra i grandi.” Il campo e la città in cui si svolgerà l’ultimo atto della Coppa Carnevale non aiuteranno, ma la storia recente insegna come i chilometri e gli orari proibitivi non fermino chi fa il tifo senza distinzione di età. I genoani accorsi a Macerata per guidare la squadra nella semifinale del Campionato Primavera contro la Sampdoria e nella finalissima di fronte all’Empoli, affondato da una rete di El Shaarawy, sono la regola che conferma l’eccezione. Solo per par condicio, anche i tifosi blucerchiati e dalla Toscana accorsero numerosi.

Foto Tano Pecoraro
Foto Tano Pecoraro
Foto Tano Pecoraro

Accantonata l’ipotesi di disputare la finale al Luigi Ferraris, nella speranza di rivivere quel poker calato al Milan in Supercoppa Primavera nel 2010, ora non resta che concentrarsi sul prossimo avversario e concentrare le forze in vista dell’ultimo sforzo. Lo ricorda anche Stefano Sturaro, che quel giorno alzò la coppa sul prato verde e sotto la Gradinata Nord: “Adesso lottate più agguerriti che mai“. 

Difficile pronosticare quanti tifosi seguiranno il Genoa Primavera nell’ultimo atto di una competizione che per la prima volta non ha ospitato nemmeno una partita allo Stadio dei Pini. L’unica certezza, a 24 ore dalla sfida contro il Bologna e come in ogni finale degna di questo nome, è il fatto che i Grifoncini ci proveranno anche al Picco di La Spezia. Con un completo bianco da trasferta, come nel 2007 contro la Roma, sperando che porti bene. Da giovani balordi per il “vecchio balordo”, ci proveranno anche da soli.

Foto Tano Pecoraro