Termina con un sonoro e fragoroso 3-0 per la Lazio il derby della capitale numero 150: decidono la rete di Caicedo in apertura, un calcio di rigore trasformato da Immobile ed il tiro da fuori di Cataldi a pochi passi dal gong finale. Un primo tempo in sordina è risvegliato dal lampo portato in campo dall’attaccante ecuadoriano, che fa secchi gli avversari in area di rigore superando Olsen prima di appoggiare in rete. Pochi istanti dopo, lo Stadio Olimpico si unisce in un breve applauso per ricordare Davide Astori; segnalata la commozione di Milan Badelj, colui che prese in eredità la fascia da capitano della Fiorentina dopo la tragica morte del giovane difensore italiano.

Sul campo la Roma è sbiadita, ci prova con El Shaarawy dalla lunga distanza e perde Zaniolo per infortunio, la Lazio resta sorniona e alla lunga punisce una rivale incapace di preoccupare, se non con un tiro di Florenzi e un tentativo di Dzeko. Al 73′ Fazio si avvicina pericolosamente a Correa, che cade rovinosamente e vede Mazzoleni indicare il dischetto. A pochi minuti dal suo ingresso, Immobile segna e piega le game ai giallorossi. Di Francesco crollerà definitivamente a 2′ dal termine, quando un colpo a giro di Cataldi vendica senza mezze misure il 3-1 dell’andata. La tensione in campo culmina con la doppia ammonizione di Kolarov, provocato a lungo dal rivale in maglia biancoceleste Radu. Giallo anche per Dzeko, che stende Acerbi e che era diffidato. La Roma viene stesa, la panchina traballa nella serata in cui la Lazio torna a festeggiare un derby dopo quasi due anni di astinenza.

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