Da sei giorni è finito il calciomercato invernale e da quando è iniziato si sono giocate tre giornate di campionato. Dopo aver visto le formazioni delle squadre dal 19 gennaio al 3 febbraio è sorta una domanda: conta sempre lo scouting nelle società di calcio? Oppure in silenzio, anche se gli uomini scouting lavorano nei club, le società lavorano più con gli agenti sparsi per il mondo? La domanda è sorta spontanea e nasce anche dall’intervista con domanda specifica a Mario Sconcerti rilasciata a Buoncalcioatutti, pubblicata ieri sera.

A caccia di talenti ci andrà lo scouting che farà riconoscere alle società i calciatori, poi per colpa dei video – non sono quelli di You Tube – chissà se i dirigenti o i direttori sportivi andranno di persona per capire se quel ragazzo fa al caso e confrontare tutti i parametri dell’osservatore. Guardando le distinte delle società che hanno giocato la terza del girone di andata sembra di no, viste le poche novità.

Avendo letto libri sull’argomento nel passato, in particolare “Linea Bianca”, un trimestrale di scienza e cultura calcistica, mi colpì un articolo sull’argomento a firma di Franco Baldini, dirigente sportivo, consulente di mercato, direttore sportivo, il quale elencava alcuni parametri con cui si riconosce un calciatore.

Il primo: “un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia“.

Il secondo: “la storia di campo lascia sensibilità nell’osservatore, in particolare se arriva dal campo,  pronto a riconoscere dal suono del pallone se questo è più o meno sgonfio, dall’odore dell’erba se è più o meno alta per capire il soggetto come tratta il pallone, così come percepire dal semplice atteggiamento dei compagni e degli avversari quanto sia di valore il giudicato”.

Il terzo: “nelle schede degli osservatori le voci principali sono: destro, sinistro, testa, velocità, forza e altre norme codificate ma dopo sta al dirigente, direttore sportivo dare l’input per ingaggiarlo o no“.

Il quarto: “oltre la bravura con i piedi sarà la personalità la matrice di ogni successivo grado di giudizio indipendentemente della gara che sta giocando .  Se viene percepita bisogna scoprire altre peculiarità che poi risulteranno interessanti. La principale oltre la presenza su tutto il terreno di gioco dell’osservato, anche quando non è inquadrato , passando attraverso le doti tecnico-atletiche che l’osservatore avrà già giudicato è quella di vedere il comportamento dei compagni nei  confronti del calciatore visionato:  se danno il pallone al nostro eroe di turno anche se è marcato , se lo lasciano da solo a fronteggiare un avversario, vuol dire che vale davvero”.

Il quinto: “oltre tutte le considerazioni tecniche  sono i giudizi e le valutazioni riguardanti il carattere del calciatore e la conoscenza di questi : serietà, professionalità, umanità . Tutto ciò concorre a individuale il grado di “accettabilità” da parte dei futuri compagni”.

A questo punto nasce la domanda delle cento pistole sul calciomercato. Si può giudicare un calciatore solamente attraverso un video consigliato da un agente? Guardando YouTube come fanno tutti i tifosi quando viene annunciato un calciatore, dovrebbero essere tutti campioni. I presidenti, i dirigenti, i direttori sportivi tramite video – meglio ripetere non di YouTube – non dovrebbero decidere durante le fasi di calciomercato.

Se il calcio attuale, come dice Sconcerti, vive su input dei procuratori e ogni squadra ha i suoi preferiti, perché non vengono segnalati i futuribili calciatori in stagione per permettere agli uomini di calcio, che sono tanti e buoni nelle nostre società di calcio, di andarli a visionare sul campo di persona? Tutto ciò potrebbe determinare la collaborazione fra chi dovrà scegliere poi i calciatori e chi invece li dovrà allenare.

Tutto è stato una chiacchierata scritta e come nei film. “Ogni riferimento a fatti e persone (non ce ne sono stati) è puramente causale“, anche se guardando Inter-Bologna mi è venuto da pensare come sia arrivato in un club titolato come quello nerazzurro il portoghese Cedric, prelevato nell’ultimo calciomercato. Mi sbaglierò: diventerà un altro Zanetti. Ad oggi si può dire che è fortunato perché inserito nella lista UEFA al posto di Vrsaljko per problemi al ginocchio. In Italia, uguali ad un portoghese di 27 anni, potrebbero essercene parecchi, anche più giovani. Ma è affermazione che conta poco!


Mario Sconcerti fa il punto sulla Serie A – AUDIO