Pandolce con canditi o senza in questa settimana all’inglese voluta dalla FIGC. Alla fine si dovranno valutare i risultati considerato che la mentalità anglosassone, meno mammona e meno legata alle tradizioni familiari rispetto a quella latina e italica potrebbe essere un flop. Un flop che gli unici a digerire bene potrebbero essere i calciatori con le ferie a portata di settimana senza la confusione natalizia.

Pandolce con canditi per Juventus, Lazio, Sampdoria e Genoa vincitori. Senza canditi per Cagliari, Empoli, Atalanta, Milan, Spal e Roma sconfitte. Solo con l’uvetta per Sassuolo, Torino, Frosinone, Parma, Bologna e Chievo per aver pareggiato muovendo la classifica. Senza zucchero per l’Inter che ha pareggiato contro il Chievo. Un gelato fritto più che un “panettùn” milanese poco gradito ai proprietari cinesi.

Tutti gli allenatori del campionato italiano mangeranno il pandolce? Qualcuno è a rischio con 20 giorni di sosta che potrebbero permettere di riprogrammare il girone di ritorno. Su tutti rischiano di non vedere la Befana in panchina Gattuso, Di Francesco e Pippo Inzaghi se non batterà il fratello il giorno di Santo Stefano.

Alla Juventus tutti aspettano il Pandolce CR7, ma il Pandoro lo porta sempre Mandzukic che brucia gli avversari nel terzo tempo delle gare difficili. Roma dignitosa, però i 22 punti di differenza si sono avvertiti.

Napoli non nel Presepe di San Gregorio Armeno: l’ex Meret li ha salvati nel recupero contro la Spal. Spal bunker anche sotto di un gol, mentre il Ciuccio che non riesce  a trovare spazi e concretizzare anche dopo il vantaggio di Albiol su calcio d’angolo deve far impensierire Ancelotti.

Pellissier sotto l’Albero di Spalletti non è una favola natalizia considerato come il Biscione ha strisciato male al 91’ contro il quarantenne. Per il Chievo pareggi che rompono le uova a tante squadre in testa alla classifica. Inter troppo filosofica e poco concreta. Spalletti mangerà il panettone, difficilmente le ciliegie a fine maggio.

Lazio sul velluto contro il Cagliari con il ritorno al gol del più aspettato di tutti: Milinkovic-Savic. Tutto arrivato dopo un digiuno di vittorie da sette gare compresa l’Europa League. Simone Inzaghi festeggia la 100esima in serie A,  Maran tecnico del Cagliari dovrà cominciarsi a chiedersi perché i sardi fuori dall’isola annaspano e fanno vedere poco o nulla.

Milan e Gattuso dietro l’Albero di Natale per colpa di un solo tiro di Chiesa. Higuain sempre a secco vuole Sarri, Fiorentina alla prima vittoria in esterna del campionato. Pioli, tecnico viola, raggiante perché ha messo il puntale della vittoria sull’albero della Fiorentina.

Sampdoria nel segno di Quagliarella e Giampaolo profeta del “sarrismo” ad Empoli, ripudiato da Iachini. Consolidato il sesto posto per i doriani a -2 dalla zona Champions. Iachini alla seconda sconfitta consecutiva con rigetto del 3-5-2. Gara con il VAR protagonista che non aveva fatto i conti con Caprari entrato dalla panchina, il quale in quattro minuti decide la gara con una doppietta aiutato dal portiere toscano Provedel del risultato ligure .

Udinese modesta alla Dacia Arena contro il Frosinone che spera, anche se un punticino per entrambe le squadre non sposta i loro destini.

Sassuolo-Torino un pari firmato VAR. Meritava di più il Toro, incornato nuovamente dalla Video assistenza per altro fuorigioco di centimetri fischiato ad Aina. Sassol casalingo senza vittorie da sei turni.

L’Atalanta di Gasperini alla 350° panchina in Serie A esce dal Ferraris con reti e due espulsi sul groppone. L’errore, già detto nel pezzo di ieri, quello di aver sottovalutato il Vecchio Balordo considerandolo non alla propria altezza. Un flop che Gasperini non è riuscito a cambiare neanche con tre cambi di sistema di gioco.

La prima di Prandelli, il Genoa riparte da Gasperini. Sull’isola sarda senza panettone sullo stomaco e con il gioco visto contro l’Atalanta, tanta aggressività e palloni lunghi, per quei due davanti sempre bravi ad aggredire i difensori avversari. Strategia tattica più che modulo che ha permesso di far  vincere scudetti a Trapattoni, Capello e fare risultati a tanti altri, ad esempio un campionato del mondo a Bearzot e un Triplete a Mourinho.

Dai, Vecchio Balordo! “La felicità è fatta di un niente che al momento in cui lo viviamo ci sembra tutto” diceva Jim Morrison. Quello visto e vissuto  dai tifosi usciti dal Ferraris sabato scorso.

Non ci sono più parole per parlare di VAR così come per Balotelli e le “balolettate” nell’aver fatto a pugni con Viera, il tecnico del Nizza. Ci sono ottime, grandi parole per Gigi Riva perché Matteo Salvini ha concesso alla città di Cagliari di fare una sua statua sul lungomare di Cagliari. Rombo di Tuono, come lo soprannominò Gianni Brera, sarà il primo italiano ad avere una statua…in vita.

Nella foto, una parte della nostra redazione immortalata con Gigi Riva prima della trasferta di ottobre 2017 a Cagliari

I NUMERI DEL CAMPIONATO (aggiornati alla 17° giornata)

  • MEDIA GOL RISPETTO ALL’ANNO SCORSO: -18 (452/470)
  • RETI TOTALI DA INIZIO CAMPIONATO: 452;
  • RETI DI GIORNATA: 23;
  • GIORNATA PIÙ PROLIFICA: 2°/11°/12° (33 gol)
  • GIORNATA MENO PROLIFICA: 16° (17 gol)
  • RIGORI ASSEGNATI E REALIZZATI DA INIZIO CAMPIONATO: 37;
  • MIGLIORE ATTACCO: JUVENTUS, NAPOLI (34);
  • PEGGIORE ATTACCO: FROSINONE (12);
  • MIGLIORE DIFESA: JUVENTUS (8);
  • PEGGIORE DIFESA: FROSINONE (36);
  • MIGLIORE DIFESA IN CASA: JUVENTUS, INTER, NAPOLI (4);
  • PEGGIORE DIFESA IN CASA: CHIEVO (17);
  • MIGLIORE ATTACCO IN CASA: ROMA (21);
  • PEGGIORE ATTACCO IN CASA: UDINESE, FROSINONE (6);
  • MIGLIORE DIFESA IN TRASFERTA: JUVENTUS (4);
  • PEGGIORE DIFESA IN TRASFERTA: GENOA (23);
  • MIGLIORE ATTACCO IN TRASFERTA: ATALANTA (18);
  • PEGGIORE ATTACCO IN TRASFERTA: FROSINONE, SPAL, BOLOGNA, CHIEVO (6);
  • PARTITE VINTE CON ALMENO 3 GOL DI SCARTO: 25 su 170 (14,7%);