Buenos Aires si trasforma da teatro di uno scontro epico, quello tra River Plate e Boca Juniors, a inferno fuori dallo stadio Monumental. Dopo l’andata di due settimane fa alla Bombonera terminata 2-2, il ritorno era atteso come si attendono ben poche altre cose in Argentina. il disastro, tutt’altro che sportivo, scoppia però ben prima del fischio d’inizio, più precisamente alle ore 15 argentine (19 italiane, ndr): una sassaiola e un lancio di lacrimogeni raggiunge il pullman del Boca Juniors, scortato da una ventina di moto della Prefectura, la polizia locale.

Da lì in avanti il putiferio. I giocatori del Boca raggiungono gli spogliatoi scagliando pugni contro muri e porte, qualcuno con la maglia sugli occhi umidi e rossi. Nandez si lascia andare in un “hijos de puta” ai microfoni di Fox Sport. Jara e Pablo Perez, giocatori degli Xeneixes, vengono addirittura trasportati in ospedale per una presunta lesione della cornea. La situazione degenera: in un primo momento si pensa alla soluzione più logica, ovvero sia il rinvio della gara. Poi Conmebol e FIFA, rappresentata da Gianni Infantino, si riuniscono coi presidenti del Boca Juniors, Angelici, e River Plate, D’Onofrio.

Si gioca di posticipo in posticipo e Carlitos Tevez, assieme all’ex Real Madrid Gago, denunciano una situazione surreale: “ci obbligano a giocare, nessun giocatore del River è venuto a chiedere come stessimo negli spogliatoi“. Prima si fa slittare la gara di un’ora e un quarto, poi di un’altra ora. Alla fine, quando alle 23,15 (ora italiana) si dovrebbe scendere in campo, nessuno vi mette piede. Fuori dal Monumental c’è chi avvolge con lo scotch la pancia di una bimba per fare entrare dei bengala dentro lo stadio, chi cerca di sfondare i cordoni della polizia locale pur non avendo il biglietto per entrare allo stadio. I tifosi già entrati al Monumental rumoreggiano

E la Conmebol, che procrastinava per prendere tempo e incassava un grande autogol con un referto medico che poche ore prima parlava di partita che si poteva regolarmente disputare, deciderà di giocare domani alle ore 21 italiane. Dentro un “Monumental” che dovrebbe accogliere il pubblico regolarmente. Salvo ulteriori rinvii.

Da segnalare come le evidenti falle di sicurezza palesate questa sera nella capitale argentina rischiano di compromettere la disputa di San Lorenzo-Huracan, altro classico calcistico della città di Buenos Aires. Potrebbe non essere sufficiente l’organico a disposizione. A quel punto verrebbe data la priorità alla finale di ritorno di Coppa Libertadores (tanto più se col pubblico presente) che non alla sfida tra San Lorenzo e Huracan.



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