WIJ ZIJN TERUG – Come all’andata, così anche al ritorno. L’Olanda di Ronald Koeman sembra soltanto una lontana parente di quella incapace di conquistare un biglietto tanto per Euro 2016 quanto per Russia 2018. Dallo scivolo alle montagne russe. Nella sfida di questa sera, a Gelsenkirchen e contro una Germania già sicura della retrocessione in Lega B, agli Orange sarebbe bastato un pareggio per far andare di traverso la cena ai vicini francesi. Il risultato finale sorride proprio all’Olanda, ma il 2-2 utile per la promozione arriva nella maniera più rocambolesca possibile: prima il doppio vantaggio tedesco (Werner al 9′ e Sané al 19′), con il rischio incombente di doversi accontentare del secondo gradino sanza ‘nfamia e sanza lodo, quindi due reti nei 5 minuti finali per riconquistarsi primo posto e prime pagine.

RIMONTA SUBLIME – Il tiro a girare di Quincy Promes e la zampata di Virgil Van Dijk sono una sentenza che condanna più la Francia (che perde il primo posto) che la Germania (già sicura della retrocessione, anche in caso di vittoria) e riporta in alto una fra le nazionali più in difficoltà nel panorama europeo da tre anni a questa parte. Eccezion fatta per il Portogallo, campione d’Europa in carica, l’eterna emergente Inghilterra e la sorpresa Svizzera saranno in ottima compagnia nelle final four di UEFA Nations League.

RIFLESSIONI – Anche il Liverpool ha voluto rendere onore al “sublime tiro al volo nel recupero” dell’eroe di serata, appunto Virgil Van Dijk. Non sapremo mai se il difensore possa valere davvero gli 85 milioni di euro sborsati dai Reds per strapparlo al Southampton, senza dubbio la sua zampata è valsa una qualificazione vietata ai cuori deboli. Una zampata da urlo e salto in cielo, proprio l’esultanza che si è regalato l’olandese più pagato nella storia del calcio.

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