Alla Sampdoria non bastano due reti per uscire con un risultato positivo da San Siro: a vincere è il Milan, che dopo le sconfitte nel Derby e contro il Betis ritrova la gioia dei tre punti grazie alla maggiore qualità dei suoi uomini chiave, Suso su tutti. Nella Samp, che perde l’imbattibilità dopo quattro turni, ottimi segnali da parte di Saponara. Male invece la difesa, che era stata fin qui la meno battuta del campionato. In attesa del posticipo Napoli-Roma e del Monday Night fra Lazio ed Inter, i rossoneri agguantano i blucerchiati a quota 15 punti in classifica:

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LA PARTITA – Gattuso deve rinunciare a Bonaventura e opta per un cambio nel sistema di gioco: 4-4-2 con Suso e Laxalt sugli esterni, Cutrone in coppia con Higuain davanti. Nella Samp, Saponara vince il ballottaggio con Ramírez, mentre Linetty è preferito a Barreto. 
Primo tempo con qualche errore di troppo, ma sicuramente spettacolare. Funziona bene l’asse di destra rossonero con Calabria e Suso: proprio l’ex Genoa è bravo al 16′ a trovare la profondità e crossare sul secondo palo, dove Bereszyński perde Cutrone alle spalle. Colpo di testa e Milan in vantaggio. Risponde subito la Sampdoria: sul lancio di Bereszyński, grande aggancio di Quagliarella che salta due uomini e serve sulla sinistra Saponara. L’ex rossonero rientra sul destro e trova l’angolo dove Donnarumma non può arrivare. Alla mezz’ora arriva anche il raddoppio blucerchiato, un capolavoro: prolungato possesso palla che libera Saponara, il cui lancio preciso trova Quagliarella che con il piatto fredda ancora il numero uno rossonero. Higuain prende sulle spalle i compagni: prima impegna Audero da fuori area poi, dopo uno scambio stretto con Cutrone, scarica in porta per il pareggio del Milan.

Nel secondo tempo gli uomini di Gattuso attendono la Samp più bassi, limitando l’azione di Saponara. Dopo uno squillo, ancora di Higuain, è Suso a salire in cattedra. Sala, subentrato all’infortunato Murru, fatica a contenerlo e allo scoccare dell’ora di gioco è ancora una volta l’esterno rossonero, con il suo classico movimento, a rientrare sul mancino e battere per la terza volta Audero. La Sampdoria, che perde anche Defrel per un risentimento muscolare, non ha la forza di reagire. Gli ingressi di Kownacki e Caprari non sortiscono gli effetti sperati, il Milan controlla con intelligenza e va anche vicino al quarto gol con un altro ex Genoa, questa volta Laxalt, che coglie il palo esterno. (di Diego Baracchi)