ITALIA AL FERRARIS CON “GENOVA NEL CUORE” (FOTOGALLERY TANOPRESS)

Il tempo sembrava poter reggere, invece è piovuto su un Ferraris non proprio stracolmo per la gara amichevole contro l’Ucraina. La Nazionale italiana approccia alla partita con una maglia dedicata alla città di Genova e sulla spinta del pubblico (una parte di fede rossoblu dedicherà alcuni ripetuti cori a Ballardini così come altri di contestazione al presidente Preziosi, ndr) e approccia bene, impensierendo in diverse occasioni Pyatov. Niente rossoblucerchiati in campo dal primo minuto.

Il primo tempo parte forte e poco a poco decresce in emozioni, lasciandone una segnante solo al minuto 43’ quando la gara si ferma per ricordare le 43 vittime di Ponte Morandi. L’arbitro sloveno Obrenovic ferma la gara e squadre e tifosi si uniscono in un unico applauso.

Il secondo tempo regala le emozioni in termini di gol. Al 54’ avanti l’Italia con Bernardeschi grazie a un tiro da fuori mal respinto da Pyatov. Risponde l’Ucraina con Malinovski al minuto 62’ quando l’Italia è in arretramento e già in risparmio energetico per la gara di domenica. Mancini toglie Bernardeschi e Verratti, inserendo Immobile e Bonaventura. Fra gli altri cambi, anche Pellegrini, Piccini e Berardi. Niente minuti di partita per Tonelli e Caprari.

All’85esimo dentro Criscito, evidentemente risparmiato nei minuti iocati (dal primo minuto era titolare Biraghi) in vista della sfida di Nations League contro il compagno Piatek. Non servirà il forcing finale azzurro: pareggio per 1-1 tra Mancini e Shevchenko. Ora attenzione alla Polonia, parola di CT.