“Stasera è stato emozionante essere il commissario tecnico della Nazionale al Ferraris. Prima Bologna, poi Genova: due città dove sono stato e dove ho giocato. Davvero molto emozionante. E il 43’ un minuto è stato molto importante e toccante per ricordare le vittime di Ponte Morandi.”

Con queste parole il commissario tecnico della Nazionale Italiana Roberto Mancini ha voluto rimarcare per l’ennesima volta il secondo fine legato all’amichevole di questa sera contro l’Ucraina di mister Shevchenko.

In merito alla partita, terminata sul punteggio di 1-1 grazie alle reti di Federico Bernardeschi e Ruslan Malinowski, il CT ha dichiarato in conferenza stampa: “Sono arrabbiato perché vincere aiuta a vincere e qualche difficoltà la abbiamo in questi ultimi tempi. A calcio abbiamo giocato, restando alti, ed è un dato positivo. Davanti i tre non hanno dato riferimenti, ma può farlo anche un attaccante classico. Per essere la prima volta che giocavamo così, con un solo allenamento alle spalle, penso siamo andati bene. Credo che gli attaccanti che hanno giocato stasera abbiano fatto bene. Chiesa deve acquisire questa voglia di fare gol, Bernardeschi e Insigne la hanno già. Balotelli? Non parlerei di chi non c’è”.

Barella per essere al debutto ha fatto un’ottima partita. E può crescere moltissimo. Ma tutti sono stati bravi. Il secondo tempo in calando? Siamo stufi di non vincere, ma ci sono momenti che vanno così. Stasera era un’amichevole: speriamo si possa ricominciare da domenica. Quando abbiamo fatto i primi cambi le posizioni si tenevano un po’ meno e siamo andati in difficoltà. Come interpreto i fischi alla fine? Un tifoso quando la squadra non vince è rammaricato così come noi. Ci spiace non averli resi felici. Lo interpreto solamente in funzione del risultato, non dell’essere piaciuti o meno. Ripartiamo da quanto fatto di buono. Vedremo, essendoci un viaggio di mezzo, chi saranno quelli che riusciranno a recuperare meglio. Perché la partita contro la Polonia è molto importante”.