L’ultima gara del secondo turno di campionato si disputava all’Olimpico e metteva contro l’Atalanta di Gasperini, fortemente rimaneggiata, e la Roma padrona di casa, fresca della notizia dell’addio di Kevin Strootman, trasferitosi al Marsiglia di Ocampos.

Bastano 90 secondi perché la gara si sblocchi, e perché lo faccia con un tocco di classe di Pastore, che ritorna al gol in Serie A a 2675 giorni di distanza dall’ultima marcatura segnata il primo maggio 2011 contro il Parma, quando vestiva la maglia del Palermo. A rinverdire il conto aperto del Flaco col campionato italiano ci pensa un assist di Cengiz Under rifinito con un colpo di tacco da centro area da parte dell’ex PSG.

Con questa rete, la gara sembra potersi mettere in discesa per i giallorossi, ma ecco che spunta l’Atalanta con la sua intraprendenza e il suo muoversi consolidato per il campo. Componenti corroborate dal buonissimo stato fisico della formazione orobica. Gasperini ha ridisegnato la Dea in almeno sette undicesimi, proponendo un’inedita coppia di centrali di centrocampo (Valzania e Pessina, ndr) e facendo esordire Ali Adnan sulla sinistra ed Emiliano Rigoni in luogo di Papu Gomez, risparmiato in panchina in vista del ritorno dei preliminari di Europa League col Copenaghen. Non cambia tuttavia l’impatto sulla gara: gli orobici ribaltano la partita in tre minuti con Castagne (19′) e Rigoni (22′) e al 39esimo la portano sull’1-3. Fazio cerca l’anticipo su Pasalic ma fallisce, aprendo il campo all’ex Milan che serve in profondità Rigoni, bravo a concludere a rete di sinistro, battere una terza volta Olsen e segnare la sua prima doppietta personale in Serie A.

I fischi accompagnano la Roma negli spogliatoi. Alla ripresa subito due cambi per Di Francesco, che inserisce Kluivert e Nzonzi al posto di Pellegrini e Cristante. Gasperini risponderà centellinato gli ingressi dei suoi senatori, da De Roon a Toloi. I giallorossi entrano però con un piglio ben differente, accorciano meglio sugli uomini del Gasp e alzano progressivamente il baricentro, trovando la rete del 2-3 con un’iniziativa personale di Florenzi (al 75′ costretto ad abbandonare il campo per un fastidio al ginocchiondr).

La partita si accende e l’Olimpico comincia a credere nella rimonta. Una rimonta che si concretizza al minuto 82′ quando da sviluppi da calcio piazzato è Manolas a scaraventare in porta con rabbia, di destro, il pallone del 3 a 3.

La Roma a trazione offensiva fa infuriare Gasperini e va vicinissima almeno un paio di volte alla rete del 4-3, prima con Dzeko, poi con Schick, murato ottimamente da Gollini, e con Kluivert, che viene recuperato in corsa verso la porta da Castagne, il cui salvataggio vale un gol. Senza schemi e con grande affanno e debito d’ossigeno, finirà 3-3 l’ultima gara del secondo turno. Un turno che si chiude con 33 gol segnati, tanti argentini in gol ed Atalanta e Roma appaiate a quattro punti.

LA CLASSIFICA AL TERMINE DELLA 2° GIORNATA DI CAMPIONATO