L’allenatore del Genoa Davide Ballardini, nel corso della prima conferenza stampa in vista della prima sfida di campionato contro l’Empoli di Aurelio Andreazzoli, ha parlato a lungo – interrogato a più riprese – della vicenda che ha colpito il capoluogo ligure in seguito al crollo del Ponte Morandi.

“La testa va sempre lì – ha commentato il tecnico – Non puoi ogni tanto non ricordare quel momento e il dispiacere grande avuto dalle altre persone. Detto questo, Genova in tante altre occasioni ha dimostrato di tirare fuori il meglio di sè. Non penso solo a cuore e generosità ma anche alla disponibilità che ognuno di noi e dei genovesi ha sempre dimostrato. Nel mettersi sempre a disposizione con cuore ma anche con cervello, per portarti a fare cose fatte bene.”

“Per me il silenzio in questo momento era il modo migliore per stare vicini alla tragedia. Col silenzio anche il cuore, il sentire quello che provi dentro. E però insieme il ragionamento, la vergogna che si prova: un po’ tutti dobbiamo vergognarci di quanto successo. Di qui in avanti, oltre a cercare di fare al meglio il nostro lavoro, cervello e generosità – oltre alla vergogna – dovranno fare il resto. A Genova é successo tante volte”

“Il nostro dovere sarà quello di fare bene il nostro mestiere e, come ho detto, la testa va lì perché bisogna avere memoria. Si va, si gioca cercando di fare del proprio meglio. Senza dimenticare.”