Calciomercato finalmente finito: per chi ama il calcio, non se ne poteva più.

Il Calciomercato estivo 2018, anche se più corto scimmiottando gli inglesi, ha dimostrato nuovamente di essere nelle mani dei mercanti che interferiscono sulla mente dei calciatori, si spera non dei risultati – non solo sul campo – delle squadre.

Il giochino di chi parte e di chi arriva da parte di esperti…di mercato che inventano e lavorano notizie anche il giorno di Ferragosto è solamente un divertimento per i loro siti e TV. Un calciomercato virtuale che ha impazzato sui siti internet, nei media e nelle firme anche autorevoli sui quotidiani sportivi, con notizie da Pinocchio, solamente alla ricerca di uno scoop facendo a gara a chi raccontava la “balla” per primo, qualche volta mandando anche all’aria operazioni interessanti.

L’ultima sessione del calciomercato andrà in cantina tra plusvalenze e “recompra”. Plusvalenze che non sono solo quelle del Chievo e Cesena sotto processo. Processi che – se ci saranno nel futuro – sanno di farsa.

La Procura Federale ha indagato e il Tribunale Federale Nazionale ha sempre assolto tutte le società nel passato con la seguente motivazione: “la Procura Federale non ha offerto al Tribunale Federale elementi idonei e sufficienti per poter valutare in modo certo ed obiettivo l’effettivo valore dei calciatori trasferiti, né un criterio valido ed incontestabile su cui si fondano le regole commerciali e di mercato, o almeno un criterio obiettivo, sul quale si dovrebbero fondare le violazioni contabili contestate ai deferiti”.

Perciò in base a questa sentenza  sull’impossibilità di definire un criterio incontestabile per definire “gonfiata” una plusvalenza, in questa sessione di calciomercato soprattutto l’Inter – ma anche la Roma e la Juventus – hanno continuato a migliorare i propri conti per esigenze di bilancio per venire incontro alle esigenze di fair play volute dall’Uefa.

In molti si sono chiesti: ma i vantaggi delle plusvalenze sono solo per le squadre che devono giocare in Europa?

La risposta a tutto ciò potrebbe ritrovarsi nel funzionamento del diritto di “recompra”, inserito ufficialmente in questo calciomercato estivo, utilizzando anche in precedenza attraverso solo una stretta di mano da quando erano state abolite le comproprietà.

Quando si vende un calciatore con la formula della “recompra” la società cedente si riserva il diritto di riacquistare il calciatore entro un tempo prefissato, per una cifra superiore di alcuni milioni a quella della vendita.

Nell’operazione di “recompra” la società che vende realizza immediatamente la plusvalenza necessaria mentre quella che compra fa un investimento che darà i suoi frutti nel giro due anni al massimo e in futuro potrà mettere a bilancio una plusvalenza, oltre ad avere un guadagno netto dal semplice confronto fra entrate e uscite di cassa.

Finito un altro calciomercato show con fabbricanti di enigmi e di sogni che hanno rimbecillito i tifosi, la parola passerà al campo. I giudizi che si leggeranno oggi sui quotidiani sportivi non possono essere veritieri eccetto che per le sorelle del campionato, visto e considerato che molte squadre non sono state viste neanche in un allenamento e tutte le gare pre campionato, comprese le interviste, sono state fatte tramite copia-incolla o davanti ad un televisore.