La Serie B piomba ulteriormente nel caos a braccetto con la “sorella” Serie C. Già ventilata nella giornata di ieri, la notizia di una cadetteria ai nastri di partenza con diciannove squadre ha trovato oggi la sua conferma ufficiosa attraverso il sito stesso della Lega Serie B, che ha confermato la data del sorteggio dei calendari (lunedì 13 agosto, ore 19):

La Lega B comunica che i calendari del campionato Serie BKT 2018/19 saranno resi noti a Milano, nella sede di via Rosellini, lunedì alle ore 19 con l’organico previsto a 19 squadre. La Lega B, inoltre, si riserva ogni azione in ogni sede nei confronti di tutti coloro che si sono resi e si renderanno responsabili di condotte e comportamenti e azioni antigiuridiche, illegittime e pregiudizievoli nei confronti della Lega e/o delle società associate“.

E le azioni in sede legale potrebbero non mancare ad inasprire ancora di più un clima già tesissimo. Questo perché oggi si è espresso in una conferenza stampa indetta a Roma anche l’amministratore delegato del Catania, Antonio Lo Monaco, il quale ha sottolineato come l’Assocalciatori stia dalla parte delle squadre che, teoricamente ripescate, si trovano oggi nel limbo dopo serate di lunghi festeggiamenti e ricorsi respinti da parte di Ternana e Virtus Entella.

“Il format del campionato può essere cambiato soltanto dal Consiglio Federale e con un anno di preavviso, quello che si sta perpetrando è un golpe – ha tuonato l’amministratore delegato del club siciliano – non conosco le motivazioni, posso intuirle ma si lede un nostro diritto. Venerdì 3 agosto, il Commissario Fabbricini ha sostenuto con forza, con un comunicato ufficiale, che la Serie B sarà a 22 squadre, per cui è difficile immaginare un dietrofront: d’altra parte quando è nata l’esigenza si è fatto ricorso alla normativa e la FIGC, con solerzia, ha obbligato circa un mese addietro le società interessate al ripescaggio ad iscriversi in B, sborsando 1.900.000 euro (1,2 milioni per fideiussioni bancarie e 700.000 a fondo perduto con assegni circolari cash ed esborsi notevolissimi). Contestualmente, le stesse società hanno dovuto ottemperare agli obblighi fissati dalla Lega Pro per la Serie C: il Catania ha prodotto fideiussioni per 3,5 milioni di euro, non “noccioline””.

“Nel nostro Paese esiste una normativa ben precisa che vieta alle società professionistiche di avere quote percentuali in altri club, il nostro sistema ha permesso tutto questo – ha spiegato ancora Lo Monaco – Ho ancora la speranza che prevalgano il buon senso ed il rispetto delle regole, che la FIGC non dia corpo all’assurdità della B a 19. Riterremmo responsabile la Federazione ed in prima persona il Commissario Fabbricini, che sarebbe delegittimato: come si fa a cambiare idea in una settimana? C’è qualcosa, è lo specchio dell’organizzazione precaria del nostro calcio. Noi ci teniamo a dirlo, con forza, e presumiamo che il nostro atteggiamento sarà condiviso perché quanto è stato ipotizzato lede gli interessi di tanti: di calciatori, di piazze importanti, dei tifosi, e nessuno si può permettere di bypassare le regole”

“La A dovrebbe trasferire qualcosa alla B ed alla C mettendole nelle condizioni di vivere: sono categorie ridotte alla fame. Va fatto un format nuovo, che investa tutti nei tempi e nei modi della legge, della legalità e delle normative”.

Alla durissima presa di posizione del Catania procedono parallelamente le decisioni di rimanere in silenzio stampa da parte delle società Siena e Novara, che attendono la reazione della Federazione Italiana Giuoco Calcio.