Ci siamo quantomeno un po’ stupiti quando questa mattina, leggendo tra gli articoli relativi al Genoa del Corriere dello Sport, abbiamo letto quello legato all’operazione Rolando Mandragora. In particolare c’è un passaggio di questo articolo che avvicina, per cifre e gioventù, l’operazione che si potrebbe intavolare tra Juventus e Monaco a quella di un Pietro Pellegri, trattativa conclusa lo scorso gennaio di cui viene sottolineato l’importante investimento a fronte dello scarso impiego dell’ex rossoblu. Passaggio che viene ben messo in evidenza nell’articolo.

Si tratta di un articolo in cui si scrive inoltre che il Genoa oggi deve “fare i conti” coi monegaschi, pronti a versare eventualmente un assegno da venti milioni nelle casse della Juventus per avere Mandragora. Cifre che, col Genoa di mezzo, vengono come sempre messe sul banco degli imputati e per di più paragonate a quelle dell’operazione Pellegri (tra l’altro ancora non ufficializzate in bilancio), quasi a voler mettere a tutti i costi in evidenza l’investimento dello scorso gennaio, conclusosi a cifre molto alte ma ancora, a detta del Corriere dello Sport, non tradottosi in campo.

Si tratta delle stesse cifre che, nella maggior parte dei casi più alte e sproporzionate, non vengono criticate o messe in discussione quando interessano operazioni o prestazioni intorno ai calciatori delle squadre più titolate del Nord Italia.