La tattica di Carlo Sabatini, che dopo la recente delusione casalinga contro il Bologna e il derby riacciuffato dalla Sampdoria aveva ridotto quasi a zero le speranze di una qualificazione ai playoff, potrebbe rivelarsi una buona medicina in vista del finale di campionato. Il pareggio contro la Fiorentina, unito a qualche risultato favorevole, ne è la prova: il Genoa va avanti contro la terza forza del campionato, subisce due reti lampo a inizio ripresa ma trova la forza per pareggiare e chiude all’attacco, forte anche della doppia superiorità numerica nell’ultimo blocco di partita. Sibilia si sblocca, il Grifone non molla l’osso: a Torino ci si gioca il campionato.

LA FORMAZIONE DEL GENOA – Rollandi, Oprut, Tazzer, Altare, Seno, Sibilia, Candela, Bruzzo, Salcedo, Zanimacchia, Micovschi

 

 

 

 

Al Due Strade di Firenze il Genoa gioca con la testa sgombra e passa in vantaggio al 28′ con un passante di Oprut, incontrollabile nel finire alle spalle di Brancolini. Gli strappi di Zanimacchia vengono frenati dalla difesa viola, che sbaglia tanto a centrocampo e vede sfumare le sfuriate di Sottil, i lampi di Gori e le chiusure tentate da Lakti, decisamente troppo irruento quando colpisce in pieno volto il portiere Rollandi a pochi passi da Volpi della sezione di Arezzo. Doppia occasione per la Fiorentina in chiusura di primo tempo, quando prima una chiusura provvidenziale di Seno e poi un tiro deviato in maniera sospetta fanno infuriare la panchina e gli spalti. Si chiede un fallo di mano, i toni vengono ritenuti eccessivamente elevati e proprio mister Biciga viene allontanato dal direttore di gara. Micovschi prova ad inventare, forte di una vivacità mai mancata durante la stagione, la Fiorentina si piace troppo e chiude il primo tempo in svantaggio.

Nella ripresa sono due lampi viola a terrorizzare un Genoa in maglia da trasferta, resa complicata dalla doppietta griffata Riccardo Sottil, numero 10 e figlio d’arte: due volte in piena area di rigore, due volte servito alla perfezione a conclusione di una ripartenza ben orchestrata dalla terza forza del campionato. Passano i minuti, Zanimacchia accende la luce, Sibilia gela Brancolini e ricaccia i viola nell’incertezza. Il Grifone è rivitalizzato dalla rete del numero 6, che sostiene di ispirarsi al Borja Valero del Villarreal ma segna un gol alla Veretout. Sarà ancora il portiere della Fiorentina, pochi minuti più tardi, a sventare la rete del vantaggio su colpo dalla distanza di Luca Zanimacchia, fresco di Premio Gentleman come Miglior Giovane 2017/18.

Salcedo fatica a trovare la porta, il solito Piccardo entra al posto di Candela (ancora una volta impiegato a centrocampo) manda in tilt gli schemi della Fiorentina e di un Biciga particolarmente vivace sui gradoni del Due Strade. Il numero 15 del Genoa scappa e viene falciato da Toure, espulso per somma di ammonizioni. La partita si innervosisce, Sottil si avvicina ad Altare che cade a terra come fosse stato colpito da una testata. Il direttore di gara sanziona il 10 viola con un giallo, che diventerà invece rosso per il classe 1999 Gabriele Gori in pieno recupero. Ammonito per simulazione in area di rigore, il numero 9 si lascia scappare qualche parola di troppo all’indirizzo dell’arbitro, circondato da un gran numero di calciatori viola al fischio finale.

COSA CAMBIA – Il pareggio porta matematicamente alle fasi finali la Fiorentina ma fa bene anche al Grifone, che approfitta di un passo falso gialloblù contro i rivali cittadini della Sampdoria e tiene aperto più di uno spiraglio in vista della lotta per un posto nei playoff. La sconfitta del Milan contro il Torino, che stacca il Genoa e supera i rossoneri, non azzera le speranze. Decisiva la prossima sfida contro il Torino, scontro diretto dal quale passerà inevitabilmente la maggior parte delle ambizioni rossoblù, poi sarà il momento di affrontare Hellas Verona e Roma.

CARLO SABATINI – Parola al tecnico del Genoa, che loda Sibilia e non chiude le porte ai playoff: “Certo, contro il Torino avremo la possibilità di prendere l’ultimo treno per agganciare le fasi finali. Questa squadra alterna fasi buone a pause che compromettono partite e buone prestazioni come quella di oggi, nella quale abbiamo regalato due gol nei primi 5’ della ripresa. Per il resto è stata buona partita, sia oggi che sabato scorso avremmo dovuto vincere. Sono felice per il gol di Davide, se lo merita finalmente. Gol alla Borja Valero o Veretout? Quella è la sua posizione, ci ha provato già altre volte ed oggi è entrata: per noi un è punto di riferimento”.