Una settimana intensa quella che accompagna il Genoa alla gara contro l’Hellas Verona, ma una settimana ricca di soddisfazioni, con un pareggio importante contro la Roma e un passaggio del turno in Coppa Italia che permetterà ai rossoblu di andare a giocarsi a dicembre l’ottavo di finale contro la Juventus. Segui con Buoncalcioatutti la diretta testuale della conferenza stampa di mister Ballardini.

Pecchia ha detto che dal Verona si aspetta una per fare punti e in cui ci si adatti al gioco dell’avversario. Che Genoa dobbiamo aspettarci? 

Il solito, con ordine, con chiarezza nelle due fasi di gioco. Con fame, perché oltre a ordine e chiarezza è necessario quello che ho detto. Voglio vedere la fame che avremo, oggi ho una squadra che si aiuta, ordinata e compatta”.

C’è un Genoa da trasferta e un Genoa in casa quest’anno. Se lo è spiegato in qualche modo questo percorso così diverso?

Mi spiego il mio Genoa: prima lo vedevo ma non ero dentro e non potevo vedere le cose. Oggi vedo un Genoa che è squadra che si aiuta, ordinata, compatta. E quello che serve, oltre a questo – e le qualità oggi vengono all’ultimo posto – è la fame da avere in queste situazioni. Da avere domani, dopodomani, in tutte le partite che si fanno. Specialmente nel nostro campionato. 

La crescita di questo Genoa come la descriverebbe chi ci lavora tutti i giorni? Dove ci sono maggiori margini di crescita?

“Avere forza, determinazione nelle due fasi di gioco e condizionare ancor più l’avversario in possesso pallone. Essere cattivi nella riconquista. Ed essere ancora più chiari, cercando la profondità. Torno a dire, dobbiamo essere ancora cattivi nelle due fasi di gioco, con la palla e senza. Per ottenere il massimo da ogni situazione di gioco, e mi riferisco all’aspetto offensivo”.

Importante aver fame: in tal senso la gara di Coppa Italia l’ha sorpresa in qualche singolo?

“No, sorpreso no. Ma ho avuto conferme. Avevamo la sensazione di avere dei ragazzi seri sotto tutti i punti di vista e la gara di giovedì sera lo ha confermato. Siamo davvero molto contenti, anche a livello di squadra”.

La gara di Verona apre un mese decisivo, tra campo e mercato: sarà il mese della svolta o servirà più tempo?

“Chi lo sa. Il nostro pensiero è proiettato soltanto a lunedì e siamo tutti, tutti, tutti concentrati su quell’impegno. Martedì penseremo a un’altra settimana. La nostra idea e le nostre energie sono sulla partita del Bentegodi”.

Che idea vi siete fatti sul Verona?

“È squadra in crescita. Per me adesso sono in fiducia, quindi si sentono in grado di poter competere con tutti, compresa l’ultima contro una squadra difficilissima da incontrare. Comunque hanno avuto il merito di vincerla. Sono in salute e si conoscono, oltre ad essersi rafforzati. Oltre ad avere un’umiltà che li contraddistingue, hanno giocatori di qualità”.

Questa serie positiva che avete realizzato quanto può incidere anche sull’autostima?

“I giocatori intanto sanno che è un attimo perché tutto il buono fatto, se non ti mantieni concentrato, si perde. Parliamo di prestazioni buone, ma è anche vero che non possiamo permetterci di sbagliare nulla. Serve la fame: e la fame viene prima della qualità. E lo sottolineo. Bentegodi stadio poco amico? Queste cose contano poco: Lunedì incontriamo una squadra in salute e metteremo in campo tutto quanto serva per fare un’ottima prestazione”.

Giocatori recuperati?

“Fuori avremo Galabinov e Pellegri. Palladino invece è recuperato, oggi si è allenato”.

Pellegri adesso è fermo: come lo hai trovato? Come si maneggia un ragazzo così?

“Premetto che ho fatto 16 anni di settori giovanili, quindi un po’ di giovani ne ho visti. Non in ultimo Giuseppe Rossi. Pellegri è chiamato ad avere una responsabilità ma è destinato a crescere ancora e credo a diventare un attaccante tra i più forti italiani, se non il più forte. Di qui a metterlo in mostra tutto questo ben di Dio ce ne passa, ma sono convinto che le qualità siano del grande giocatore.”

DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI MISTER BALLARDINI:

 

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