Continuiamo la nostra rassegna verso Italia-Svezia assieme alle considerazioni dei colleghi della carta stampata, in particolare con un ottimista Enrico Currò, firma de La Repubblica, che contattato telefonicamente dalla nostra redazione ci ha spiegato quali valutazioni tecniche dovrebbe fare il c.t. Ventura e quale scenario potrebbe esserci in caso di mancato Mondiale. Ecco le sue parole:

Il momento della Nazionale lo conosciamo tutti, e domani c’è un momento chiave per la storia della Nazionale. A che Italia andiamo incontro domani a livello di modulo e mentalità?

A livello di modulo lo si sta scegliendo adesso, perché si stanno allenando: secondo me lo scopriremo comunque all’ultimo. Non è escluso che possano esserci delle sorprese, la scelta è molto tormentata. Ventura dovrà scegliere fra 4-2-4, suo marchio di fabbrica, e 3-4-3, che quando è stato usato non è che abbia funzionato così bene. Dai volti tesi dei giocatori si capiva che tutti hanno capito che siamo al bivio decisivo: se l’Italia non va al Mondiale non sarà l’Apocalisse, come dice Tavecchio, ma qualcosa di molto simile“.

Se questa Italia andrà al Mondiale, sarà Ventura a guidarla? Esiste la possibilità di un cambio da parte della Federazione?

La Federazione è un ente pubblico e a Ventura è stato appena rinnovato il contratto sino al 2020, quindi ritengo sia abbastanza difficile che possa essere rescisso un contratto, oltretutto di questa portata. Perché alla fine di qui al 2020 fanno sei milioni netti, un milione e mezzo all’anno di ingaggio, e francamente non vedo la possibilità di una rescissione. Credo che l’Italia andrà al Mondiale e che se non ci andrà sarà incredibile dato che usciremmo contro una Svezia che è avversario molto modesto, come si è visto anche nella gara di andata. Spero che il problema di non andare al Mondiale non si ponga, ma se si ponesse sarà un terremoto in tutti i sensi, non solo per Ventura.

C’è qualche scelta tecnica che in qualche modo consiglieresti a Ventura? Penso a Jorginho, a un Insigne, a un Florenzi…

Fra tutti quelli che hai nominato, francamente penso che Jorginho sia impossibile che non giochi una partita così importante. Il problema dell’Italia in Svezia è stata, a un certo punto, la qualità dei passaggi, e il giocatore con più qualità e la più alta percentuale di passaggi riusciti nel campionato italiano in una squadra come il Napoli che basa tutto sui passaggi e sulla loro precisione, mi sembra imprescindibile. Anche perché non mi pare che le alternative siano stupefacenti.  Un’altra cosa che mi sembrerebbe un po’ da valutare è la posizione di El Shaarawy, che per come sta giocando in quest’ultimo periodo è una carta che l’Italia deve tenersi per questa partita.

DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI ENRICO CURRÒ:

 

RILEGGI E RIASCOLTA ANCHE LE PAROLE DI SEBASTIANO VERNAZZA (GAZZETTA DELLO SPORT):

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