Dopo due trasferte consecutive e due risultati positivi, il Genoa fa ritorno a Marassi per affrontare la capolista Napoli, la squadra che mette in mostra il più bel gioco d’Italia. Sarri è tecnico che viene dalle categorie inferiori ma è un allenatore moderno, preparato, anche se non particolarmente simpatico dal punto di vista caratteriale.

Come è strutturato il Napoli?

Il Napoli gioca un 4-3-3 offensivo, fa molto possesso palla e tiene la linea difensiva alta. Visti i turni infrasettimanali e gli impegni di Champions League, Sarri probabilmente farà un po’ di turnover: potrebbero giocare Maggio esterno basso a destra, Ounas al posto di Insigne, Zielinski in luogo di un centrocampista. Sarà comunque una squadra bellissima e sempre con lo stesso spartito

L’analisi reparto per reparto: partiamo dalla difesa.

In porta abbiamo Reina: esperto, grande carisma e personalità, ottimo tra i pali e nel gioco coi piedi, anche fuori dai pali si fa apprezzare. Hysaj e Ghoulam sono i due esterni bassi. L’albanese a destra ha una buon passo ed un ottimo piede, non è veloce, ma è molto resistente, preferisce la palla nei piedi, però stasera potrebbe restare fuori per far posto a Maggio. Ghoulam a sinistra è dotato di un ottimo piede mancino, con cui effettua cross insidiosissimi, e sa dispiegare anche una rimessa laterale lunga e pericolosa. Il duo centrale è formato da Albiol e Koulibaly, coppia rodata e affidabile: esperto e più di posizione il primo, di grande forza fisica e reattività il secondo. Entrambi sono pericolosi quando salgono sui corner e punizioni laterali.

Il centrocampo.

I tre centrocampisti sono Allan, Diawara e Hamsik. Allan ha gamba ed è il giocatore più portato al pressing: vanta una discreta tecnica ed è bravo negli inserimenti con o senza palla. Diawara è giovane, ma già mostra molta personalità, oltre a una certa bravura coi piedi. Hamsik, che Sarri quest’anno sostituisce quasi sempre verso la mezz’ora della ripresa, è forte tecnicamente e pericolosissimo quando si inserisce senza palla, in più è un tiratore insidioso e spesso letale da fuori area.

Il tridente d’attacco.

Callejon, tatticamente fortissimo, va tenuto d’occhio per i tagli velenosi e per gli attacchi al secondo palo. Mertens è il bomber della squadra, ottimo nel dribbling e nel gioco breve coi compagni: la trasformazione da esterno d’attacco a punta centrale è stata il vero colpo da maestro di Sarri, il belga è diventato un cecchino infallibile. Insigne è il funambolo del terzetto: rapidissimo, è in possesso di un destro dolce come un babà ed pericoloso nei tagli.

Come si comportano sulle palle inattive?

Sui corner a favore salgono i due centrali: non essendo una squadra fisica, molte volte fanno il gioco a due. Gli angoli a destra sono calciati da Ghoulam con il piede sinistro e risultano velenosi. Le punizioni al limite sono competenza di Mertens, Insigne o Ghoulam. In fase difensiva, sulle palle inattive si dispongono a zona e stanno attenti a tutti i movimenti dentro l’area, anche se la difesa sulle palle inattive è stata un po’ il tallone d’Achille del Napoli nella scorsa stagione (quest’anno sembra che vada meglio).

Concludendo?

Il Napoli è una squadra che gioca a memoria e molto difficile da affrontare, ma sono certo che i rossoblu di Juric scenderanno in campo concentrati e col piglio giusto. Riuscire a fare punti sarebbe un segnale di autostima molto forte e farebbe anche molto bene alla nostra deficitaria classifica.