“Mater artium necessitas” è un vecchio proverbio latino che in italiano ha perso parte del significato originale venendo tradotto in: “la necessità aguzza l’impegno”. 

Detto ad hoc per Ivan Juric dopo il mercato invernale, dovendosi confrontare, con una rosa diversa ma non con gli undici che dovrà mandare in campo quanto tutti rientreranno dall’infermeria.

In questo periodo oltre ad inseguire il risultato ritrovando l’autostima dei protagonisti, il tecnico dovrà creare l’adattamento e lo sviluppo del talento a disposizione. Morosini e Beghetto crescono allenamento dopo allenamento. Il nipote del ciclista ha un legnata devastante ed un cross al pennello, Morosini ha capito la filosofia di Juric come muoversi negli spazi con o senza pallone.

Juric sarà contento perché rispetto al girone di andata dovrà cambiare pochi titolari e fra qualche settimana sarà una bella coincidenza se a far girare la bussola di inizio 2017 saranno quelli partiti dalla panchina.

Anche quando arrivo a Crotone al tecnico croato gli fu affidata una rosa rivoluzionata dal mercato estivo, andò per la sua strada individuando in poco tempo l’undici di base puntando forte su 14 elementi.

Il suo sistema di gioco è molto chiaro ed è stato confermato con chiarezza alla fine della gara con la Fiorentina.

Perché Palladino? Don Raffaè è arrivato perché in fase di possesso hanno un ruolo fondamentale i quadrilateri (centrale di fascia-laterale-centrocampista centrale-esterno d’attacco) con l’impostazione paziente e ragionata. Con i tre centrali difensivi in partenza i protagonisti (quello visto nell’allenamento di ieri al Pio Signorini) che devono permettere ai compagni delle catene laterali di avere spazi con sovrapposizioni per poter avanzare.

Il gioco è riuscito bene quando gli avversari nella prima parte di campionato avevano difficoltà a marcare efficacemente i 4 uomini di corsia laterale.

Difendere contro il Genoa è stato difficile anche per le big del campionato compresa la Juventus. In questa operazione lo scorso anno Palladino è stato l’artefice di alcune giocate tattiche interessanti con spazi alle spalle all’esterno pronto a girarsi e puntare alla porta della difesa avversaria. Schemi da eseguire a memoria per essere efficaci cercando di  sfruttare tutta l’ampiezza del campo

Ora Juric per far diventare perfetto il sistema di gioco deve recuperare Diego Laxalt che quando è dinamico, aggressivo arrivando sul fondo di corsa o in area crea il panico nelle difese avversarie.

L’ampiezza del campo quando il gioco è a sinistra dovrà essere mortifera con i  i cambi campo con Lazovic o Edenilson uno contro uno.

Con questa strategia del ‘Pirata’, Simeone continuerà ad essere la rivelazione di questo campionato essendo un riferimento quando i difensori lanciano lungo, in grado di dare profondità tagliando verso una corsia laterale, proteggendo il pallone non solo con il corpo con un buon palleggio e controllo. Migliorato molto anche a dominare i duelli fisicamente.

Allenamento dopo allenamento, partita dopo partita (visti), il lavoro del tecnico croato lo definirei più che un’idea una voglia: come passare più tempo nella metà campo avversaria. Se il desiderio si avverrà non sarà solo una preferenza da parte del tecnico ma un divertimento che potrebbe far godere tutti i tifosi rosso blu.

Per raggiungere una sua completezza Juric dovrà mescolare qualità, aggressività ma anche ordine, quello del girone di andata. Se accadrà anche in questo girone di ritorno, con i prossimi rientri si potrà nuovamente bere un cocktail di bel gioco e concretezza.