Non è un pazzo campionato di Serie B, è il solito degli ultimi anni. Alla quinta giornata la conferma che la B non è in vacanza e soffre a giocare alle ore 14 con 30 gradi di temperatura.

Alimentando il solito ritornello del passato detto dai grandi saggi del calcio: “un portiere che pari e un attaccante che faccia gol” sono la medicina per fare risultati in qualsiasi campionato. Quello visto nell’ultima giornata giocata con sole 19 reti realizzate e i portieri delle squadre che hanno vinto grandi protagonisti. La classifica è imprevedibile come gli scorsi anni: 12 squadre in 5 punti.

Solo il Benevento di Pippo Inzaghi nell’anno della pandemia e sospensione del campionato è riuscito nell’impresa, stabilendo un record, di vincere con 7 giornate di anticipo. Dopodiché il campionato si è risolto nelle ultime 10 giornate con il Lecce protagonista:dopo una prima parte a metà classifica nel dicembre precedente, ha messo assieme 8 vittorie su 10 gare da marzo alla fine.

In testa ci sono la Reggina di Pippo Inzaghi, che a giugno era a rischio iscrizione, e il Brescia di Cellino e Perinetti, senza fare follie al calciomercato con 2 milioni di spesa complessiva e tanti giovani. Sorprese per le sconfitte delle favorite Genoa e Parma come l’ultimo posto del Pisa con Como e Modena, date nelle griglie di partenza pronte a giocarsi la promozione.

Il mercato si è appena chiuso e non ancora facile definire i valori di ogni squadra di Serie B.  Tutte sono alla ricerca dell’equilibrio, la costanza di rendimento e inserimento degli ultimi arrivati. L’anticipo Palermo-Genoa ha creato gioia ai rosanero con il gol di Brunori, cannoniere che realizza reti in ogni gara dalla Serie C alla B, e le parate del portiere Pigliacelli che in conferenza stampa è stato sincero: “è stata una serata difficile“.

Il Grifone si lecca le ferite per la prima sconfitta. Blessin è in discussione. Domani si aspetta una conferma del tecnico tedesco da parte dei 777 Partners: probabilmente si continuerà  per non far fare castelli in aria sull’ultima spiaggia di Blessin contro il Modena sabato pomeriggio. Importante non gufare contro Blessin perché vuol dire non volere bene al Genoa. Al Vecchio Balordo servono punti per rimanere ancorato nella parte alta della classifica a sinistra.

Parma-Ternana 2 a 3. Nella terra del parmigiano come lo scorso anno il Parma si ritrova groviera dopo 5 giornate facendo vedere fantasmi del passato alla tifoseria. Il Parma in vantaggio si è buttato via. Brava la Ternana e bravo Lucarelli ad approfittare degli errori di Buffon e compagnia senza fare nulla di particolare.

Pisa-Reggina 0 a 1. È bastato un lancio di 60 metri di Menez per Canotto pronto a buttarla dentro per abbattere la Torre di Maran e la sua panchina. Bravo Pippo Inzaghi ad insegnare l’arte del gol a giocatori che sarebbero potuti essere sconosciuti prima dell’inizio della stagione.

Modena-Brescia 1 a 3. Successo in rimonta delle rondinelle bresciane contro i canarini modenesi con ancora troppo sale sulla coda dall’inizio del campionato. Brescia primo in classifica: non inaspettato visto  il cammino di 4 vittorie e una sconfitta con 8 fatti e 5 incassati.

Frosinone-Cittadella 0 a 1. Beffa ai ciociari al 92’ dopo aver dominato la gara con un Cittadella mai domo che ha tirato poco ed è stato salvato dal portiere. Quattro occasioni da rete pulite sprecate dai Grosso boys.

Benevento-Cagliari 0 a 2.  Sardi al secondo posto, il pareggio sarebbe stato più giusto. La differenza è che Lapadula ha fatto gol e le streghe hanno sprecato sotto la porta di Radunovic, anche in superiorità numerica.

Cosenza-Bari 0 a 1. Colpo dei galletti con la rete del non solito Cheddira (abbandonato dal Parma) che conferma che il gol non ha campionato. Il Cosenza ha giocato solo il primo tempo, il gol al 49’ della prima frazione gli ha tagliato le gambe e quando è rimasto in 10 uomini un Bari bravo, concreto, compatto, cinico ha addormentato la gara.

Como-Südtirol 0 a 2. Crisi nera per i lariani. Rivitalizzati gli altoatesini da Bisoli: dal suo arrivo due vittorie su due. Attacca il Como e spreca, Fabregas appena entrato gioca a pallavolo rigore che Casiraghi, parente del vecchio bomber, non sbaglia.

Perugia-Ascoli 0 a 1. Prima vittoria cercata e guadagnata dagli umbri che salvano la panchina di Castori. L’Ascoli non è apparsa la squadra di Bucchi, spensierata in attacco disorganizzata tra centrocampo e difesa.

Spal-Venezia 2 a 0. Posticipo serale degli americani di Ferrara e di Venezia vinto dagli estensi. Una gara equilibrata con gli emiliani in vantaggio nel primo tempo al 48’ con un gol sporco di La Mantia. A seguire il VAR ha annullato un gol ai lagunari. Venturato tecnico spallino nella ripresa abbassa il baricentro, Javorcic lo alza e gli spallini per tirare un sospiro di sollievo devono aspettare il 93’ minuto per mettere il risultato al sicuro, dopo che il Venezia era rimasto in 10 da pochi minuti.