Sulla ripresa delle attività sportive, a carattere generale, il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, è intervenuto in Senato questa mattina poco prima delle ore 12, l’orario fissato invece per intervenire in videoconferenza coi rappresentanti del mondo del calcio.

Il Governo ha piena consapevolezza della drammaticità della situazione – ha esordito il Ministro su precisa interrogazione – e questa consapevolezza ci deriva anche da un confronto costante avviato sin dal primo giorno con tutti gli organismi sportivi: dal CONI al CIP, dalle federazioni agli enti di promozione sportiva, dalle discipline sportive associate alle società dilettantistiche. Abbiamo aperto un canale privilegiato coi territori per lo sport di base per ricevere da tutti quelli che quotidianamente convivono con la difficoltà di gestire centri e attività sportive avere suggerimenti e notizie su ciò che accade in tutte le regioni. I media si concentrano prevalentemente in queste ore sul calcio e sulla ripresa o meno dei campionati, ma sappiamo benissimo che, per quanto al calcio vada attribuito il giusto valore di azienda economica per i flussi finanziari che produce, lo sport non è assolutamente solo il calcio, e che il calcio non è assolutamente soltanto la Serie A.

Consapevoli proprio di questo, nel primo decreto approvato da questo Governo, abbiamo pensato a tutto quel mondo di collaboratori sportivi che fanno parte di un mondo che, dopo questa emergenza, andrà comunque riorganizzato e riformato per consentire loro maggiori tutele che oggi non hanno, non potendo accedere da un punto di vista giuridico-lavorativo ai fondi e alle misure previsti dagli altri articoli del decreto. Per questo abbiamo istituito un fondo ad hoc per consentire anche ai collaboratori sportivi di avere un bonus di 600 euro. Sono convinto che nel decreto che ci apprestiamo ad approvare in Consiglio dei Ministri troveremo ulteriori risorse per consentire che questo bonus non lo abbiano soltanto i collaboratori sportivi che ne avevano fatto richiesta già a marzo – indipendentemente che il loro compenso sia al di sopra oppure al di sotto dei 10mila euro -, ma che venga anche esteso a tutti i collaboratori per il mese di aprile. 

Nei giorni scorsi ho inviato a CIP e CONI una lettera per chiedere che tutte le federazioni esprimano in che modo possono applicare protocolli sanitari per poter riprendere le attività sportive in sicurezza. Venerdì riceverò gli esiti di questi lavori. Oggi alle ore 12 incontrerò tutti i rappresentanti del mondo del calcio e della FIGC: tutti questi lavori ci consentiranno di valutare prima del 4 maggio se saremo o meno in grado di riaprire e che cosa riaprire. Dobbiamo però essere consapevoli che si deve riaprire perché lo sport è importante non solo come valore economico, ma come valore sociale.

Lo dobbiamo fare nel rispetto assoluto della salute di tutti. E di conseguenza gradualmente, pensando di riaprire sicuramente tutta la parte che riguarda gli allenamenti. Per quanto riguarda campionati e attività motorie all’aperto, tanto richieste dai nostri cittadini, valuteremo assieme a Comitato Tecnico-Scientifico e Protezione Civile, sempre consapevoli che questa ripartenza va spinta, ma anzitutto va tutelata la salute di tutti gli italiani”.


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