È ufficialmente partito a Genova un progetto innovativo, forse tra i primi di questa città, dal nome Per-YOU Garden. Si tratta del nuovo centro educativo e creativo pensato per ragazz* tra tra 11 e 17 anni che vivono in contesti periferici a rischio di povertà culturale – e non solo. “Per-YOU Garden: popolare, gratuito, tuo” è il motto che trapela da queste prime ore a contatto con questa nuova realtà, che ha già attivato i profili social dedicati e presto supporterà le attività previste al suo interno con il lancio di una app dedicata.

La conferenza di questa mattina, nella sede dell’A.P.S. Perugina in Via Sergio Piombelli 15, ha dato il via a questo progetto, presentato alla città come qualcosa che vorrà svilupparsi nel tempo e diventare punto di riferimento per la popolazione di Certosa e della Valpolcevera, ma non soltanto. Per-YOU Garden ambisce a diventare anche un punto di riferimento per chi arriva da altri contesti e da altre zone della città metropolitana di Genova.

Un luogo nuovo e libero, dove crescere, sperimentare, stare bene. Uno spazio per crescere, senza pressioni né giudizi” si legge nel comunicato ufficiale. Un luogo nato per “per rispondere ai bisogni concreti di pre-adolescenti dagli 11 ai 13 anni, una fase di transizione segnata dal bisogno di autonomia e di nuove forme di socializzazione e di adolescenti dai 14 ai 17 anni, momento cruciale per la costruzione dell’identità e la ricerca di riconoscimento e autoaffermazione“.

La mancanza di luoghi di aggregazione, tanto nelle periferie quanto nelle zone più centrali, è sicuramente un tema chiave per Genova. Lo è diventato persino nella recente campagna elettorale. Per-YOU Garden può diventare un primo passo perché la città crei connessioni proficue, attive e vincenti tra le periferie e le zone centrali, oggi spesso profondamente distanti. Spesso molto più di quanto non lo siano realmente.

Ecco perché per-YOU Garden mira a garantire, in modo gratuito, un’alternativa concreta e positiva offrendo:

  • uno spazio phygital, che integra digitale e fisico in modo fluido, in linea con il modo in cui i giovani vivono il mondo.
  • un ambiente “chill”, lontano dai modelli educativi rigidi, con un linguaggio visivo e
    relazionale vicino ai ragazz* che permetta loro di socializzare fra pari in un ambiente
    dedicato e protetto.
  • un’offerta di attività gamificate e co-create, dove i giovani non sono destinatari, non solo protagonisti, ma decisori attraverso meccanismi generativi.
  • supporto alla crescita personale, con strumenti per sviluppare competenze, autostima e relazioni significative.
  • una dimensione connessa, pienamente inserita nello spazio globale e nelle dinamiche dell’era digitale.

A testimoniare il fatto che progetti di questo genere, rivolti soprattutto alle fasce più giovani e vulnerabili della popolazione genovese, siano sentiti e avvertiti come necessari e fondamentali è la lunga rete di partner che costella il progetto.  Il capofila è l’Associazione di Promozione Sociale Perugina “A. Pongoli” 1917, con il sostegno del Comune di Genova e il contributo di ALPIM, Sarabanda, Circolo Vega, No Panic Srl, gli Istituti Comprensivi di Certosa, Rivarolo e Teglia e l’Istituto di Istruzione Superiore “Abba/ Gastaldi”.

Ad intervenire all’evento di presentazione il Presidente di A.P.S Perugina, Fabio Niccolini, il Capoprogetto Enrico Neri, la Preside dell’IC Teglia Maria Elena Tramelli e tutti i rappresentanti dei partner. Tra chi sarebbe dovuto intervenire, assente per motivi personali, anche il rappresentante del comitato scientifico Luca Borzani.