Una volta c’era una pubblicità che diceva: “Il Diavolo veste Prada”. Al Ferraris, ieri sera contro il Genoa, è stato vestito da due autoreti in due minuti di gioco.
Sono piaciuti ai 32.000 presenti, compresi solo 600 rossoneri, il coraggio e la determinazione del Genoa, che ha combattuto per conquistare campo, convinto di poter spostare l’equilibrio della gara a proprio favore.
Un primo tempo di fisicità e buona intensità, con i rossoneri meglio nei primi dieci minuti di gioco. Poi è stato bravo il Grifone ad abbassare il baricentro del Milan, che ha perso metri sotto la carica degli avversari, con Maignan decisivo in almeno tre occasioni a salvare il risultato. Alla prima vera occasione del Diavolo, al 40’, Leali è stato superbo in uscita su Pulisic.
Il secondo tempo è partito sullo stesso spartito, con il Grifone intenzionato a fare la partita e vincerla. Vieira ha dovuto sostituire Sabelli, preciso e puntuale sulla corsia di destra, abbassando Norton-Cuffy nella linea difensiva a quattro, con Zanoli davanti. Il Milan aveva già sostituito Fofana con Leão, premiato alla fine come migliore in campo tra i rossoneri.
Il Genoa è piaciuto per settanta minuti, non per superiorità tecnica, ma per una migliore condizione fisica generale, efficace marcamento degli avversari e un gioco collettivo più efficiente.
Il Genoa ha dato prova di forza in una gara perfettamente studiata a tavolino in ogni dettaglio.
Contro il Milan hanno giocato 16 protagonisti: 15 schierati da Vieira, e tutto il Ferraris, non solo la Nord e la Zena.
Una delle sorprese è stata Norton-Cuffy, schierato contro Theo Hernandez nel suo ruolo preferito: volare sulla corsia laterale. Da non dimenticare i soliti difensori, Frendrup, Masini e Thorsby, nel cuore del gioco, sempre pronti a rompere quello avversario e a ripartire in fase di possesso.
Un’altra sorpresa è stata non essere sorpresi: nei contropiedi, a differenza delle gare precedenti, in occasione dei corner a favore, Norton restava ultimo uomo, con Sabelli più alto e Frendrup davanti all’area avversaria.
La morale finale è che il Milan conquista tre punti non meritati, non solo per le due autoreti, ma anche per la sostituzione non programmata Fofana-Leão. Tre punti che faranno morale in vista della finale di Coppa Italia. Venerdì prossimo giocheranno contro il Bologna e Conceição ha già annunciato che scenderanno in campo le riserve, in attesa dei risultati delle rivali nel weekend, cercando di tenere aperta un’altra porta per andare in Europa. Purché non si facciano abbindolare da commenti non veritieri e siano capaci di riconoscere i meriti degli avversari, che ieri hanno giocato al Ferraris senza il freno a mano tirato.
Conceição ne è consapevole: passando in sala stampa, ha salutato Vieira con le mani giunte sul petto, in segno di rispetto per la prestazione della squadra.
Il Genoa perde la terza gara consecutiva, immeritatamente, come nelle due precedenti. Farà fatica a raggiungere i 40 punti in classifica, con un calendario da brividi: Milan, Napoli, Atalanta e Bologna, squadre tutte in corsa per l’Europa. Un calendario asimmetrico, quasi punitivo, in cui solo il Bologna poteva non trovarsi così in alto.
A fine partita Vieira ha lasciato intendere di non temere il diluvio dopo tre sconfitte, consapevole di avere davanti un vero “corral” calcistico, ma pronto a non giocare a muso corto.
Bisogna ringraziare, invece di mugugnare, Vieira, i calciatori e la società, che si sono salvati con largo anticipo, giocando non solo contro gli avversari, ma anche contro le vicende societarie.