Mattia Bani, difensore del Genoa, ha parlato ai microfoni dei giornalisti a margine della sua visita ad Euroflora 2025 che si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi. Le sue parole.
Salvezza in anticipo, ora il Milan, manca quella ciliegina sulla torta che è la vittoria contro una big…
“Sì, sì, assolutamente, è una cosa che ci manca un po’ quest’anno. Lavoriamo, visto che il calendario ce ne farà affrontare diverse da qui alla fine, per cercare di mettere questa ciliegina”.
31 ottobre, Halloween, il Genoa è ultimo in classifica. Siete salvi con un mese in anticipo, poi a fine campionato vedremo quando, ma che eravate già salvi. Cosa è successo?
“Penso che, come ho sempre detto io, noi ci abbiamo sempre creduto. È logico che passavamo un brutto periodo, sia nei risultati che nella forma generale per via di tante assenze. Eravamo però non dico tranquilli, ma insomma consapevoli che ne saremmo venuti fuori, perché vedevo comunque la squadra, la conoscevo: avevamo le qualità per venirne fuori. Lo abbiamo fatto, quindi abbiamo fatto quello che dovevamo fare e siamo comunque contenti”.
Cosa ti ha dato mister Vieira nel suo percorso. E come stai?
“È stato un cambio che all’inizio non è stato facile, perché noi ancora eravamo legati a mister Gilardino. Poi ci ha dato energia, ci ha portato le sue idee, che sicuramente ci hanno dato del beneficio anche dal punto di vista dei risultati, come si può vedere. Io sto bene, sono tornato da una settimana”.
Facendoti mentalmente un po’ il film della stagione, qual è stato il momento o i momenti determinanti di questo campionato?
“Penso che sicuramente tra dicembre e febbraio sono stati dei mesi dove abbiamo portato tanti punti a casa, abbiamo sbagliato pochissimo negli scontri diretti, il che ci ha dato un bel vantaggio. Poi siamo stati bravi a continuare su quel trend, quello di non perdere mai punti e di vincere tanto con le nostre dirette avversarie. Penso che siano stati i mesi più cruciali di questa stagione”.
In questa settimana abbiamo visto tanti giovani, cosa dovete insegnar loro? Voi, te e tutti gli altri calciatori più esperti?
“No, più che insegnare bisogna prepararli a quello che è poi un campionato di Serie A, perché un punto è fare qualche partita, qualche apparizione, un punto è affrontare un campionato vero. Sono bravi, è giusto e se lo meritano di poter dimostrare il loro valore perché è tutto l’anno che sono con noi e hanno dimostrato di poterci stare. Poi sta a loro sfruttare le occasioni. Come ho detto a Johan, è stato anche molto importante ritrovare il feeling con il Ferraris”.
Può essere anche quella un’arma in più per battere una big, magari già con il Milan. Avere a quella spinta lì, perché in casa quest’anno, da inizio 2025 avete un rendimento da big…
“Sì, sicuramente affrontare queste squadre in casa ci dà qualcosa in più, magari più facile che affrontarle in casa loro. Avremo una partita molto difficile, ne siamo consapevoli, però è stimolante. Ed è bello affrontarla anche a testa libera per quella che è la nostra posizione di tranquillità: sarà una bella sfida”.
Uno dei punti di forza del genere è stato proprio la fase difensiva, la difesa. Tu sei il più esperto e ti chiedo quindi una battuta sia sulla difesa che su Vasquez. Sei un ragazzo che è cresciuto tantissimo, in Italia hai imparato tante cose, quindi sicuramente anche da te. Cos’è che ti colpisce di più di lui giocandoci insieme?
“È un calciatore secondo me forte, lo avevo sempre detto. L’avevo visto anche il primo anno che era arrivato, la persona mia aveva delle grandi qualità, poi è logico che arrivare da un campionato totalmente diverso, con difficoltà della lingua e cambiamento, non è semplice. Ha semplicemente continuato a lavorare e ha tirato fuori quelle che sono le sue qualità. È un giocatore molto affidabile, poi mi trovo molto bene con lui. Siamo contenti e dobbiamo continuare a lavorare così anche in previsione del prossimo anno”.
Genoa senza gol da tre gare: mancava dal 2022. Clean sheet: mai così tante dal 2018 in Serie A