All’antivigilia di GenoaTorino, gara importate per dare continuità ai quattro risultati utili di fila, il tecnico rossoblù Patrick Vieira ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole a 48 ore esatte dalla gara contro i granata.

Quattro punti in due partite hanno dato serenità e tranquillità per preparare questa partita?

“Non hanno cambiato nulla dal punto di vista dell’intensità che voglio avere in allenamento. Quattro punti sono un bene, e in queste due partite abbiamo fatto le cose bene come gioco, però c’è ancora tanto da lavorare. Ho visto ancora in questa settimana un gruppo focalizzato su cosa vogliamo fare sul campo e così vogliamo continuare”. 

Ci saranno oltre 31mila tifosi che sognano ancora la prima vittoria in casa contro un Torino in difficoltà. Quali sono le insidie?

“Il Torino è una squadra che, nelle ultime partite, è un po’ in difficoltà, ma non va dimenticato che è squadra di qualità, forte dal punto di vista individuale, che lavora molto bene. Noi siamo in un periodo positivo, i giocatori giocano con un po’ più di confidenza e col supporto che abbiamo dai nostri tifosi. Spero faremo una bella partita. La cosa che mi è piaciuta è stata vedere ad Udine tanta gente allo stadio, fuori casa. È un punto di forza della società e lo è per i giocatori”.

Il fatto che la squadra non abbia ancora vinto in casa e sono passate otto partite è un peso e qualcosa che è diventato un tabù pesante o no?

“La cosa importante, veramente, è concentrarsi su quello che di bene abbiamo fatto adesso. La squadra la vedo in crescita e gioca con tanta fiducia: questo per me è importante. Adesso quello che dobbiamo fare è continuare a lavorare bene, a credere veramente in quello che vogliamo fare. Abbiamo la fortuna di avere tifosi fantastici e questo supporto sempre è stato importante in questa società. Noi dobbiamo fare di più per vincere a casa, ma non parlare solo di quello che non va bene. Ci sono anche cose positive, soprattutto nelle ultime due partite, che dobbiamo continuare a fare meglio”. 

Come procede l’apprendimento di nuovi principi tattici e come va la crescita della squadra? 

“Li ho conosciuti meglio, questo sicuramente. È una squadra che ha voglia di fare squadra per vincere partite. Tutti loro vogliono giocare ed è importante per me come allenatore perché rende le scelte più difficili, soprattutto con gente che ritorna e sta meglio fisicamente. È importante avere scelta nel corso della partita”:

Si aspettava in dieci giorni di rivoluzionare il Genoa e fare questi risultati? 

“La qualità c’è sempre stata. Dopo sono i giocatori sul campo che vincono la partita e quando c’è un gruppo unito e pronto a lavorare per fare bene, la qualità il tecnico la struttura e sul campo i giocatori fanno vedere il loro talento. Sono felice della mentalità che questi giocatori hanno fatto vedere: è un aspetto molto positivo”. 

Qual è il difetto che ancora non hai individuato e cosa vorresti migliorare ancora?

“Per adesso va tutto bene, però vogliamo sempre fare passi avanti. Possiamo giocare meglio, fare più possesso e fare cose più interessanti quando siamo in possesso. C’è ancora tantissimo da fare per essere più forti come squadra. Sono contento del livello che abbiamo fatto vedere, ma per me non è abbastanza e voglio di più da parte di giocatori e squadra. Lo dico perché abbiamo una rosa che può fare bene”. 

Alla luce della squalifica di Vasquez, domani giocherà Matturro o pensa di adattare sul centrosinistra Vogliacco? 

“Ho lavorato con queste due opzioni, poi c’è ancora l’allenamento di domani. Vogliacco ha fatto benissimo, mi piace il suo spirito competitivo. È un giocatore che cerca di vincere in tutto quello che fa. Matturro ha giocato col Cagliari, ha fatto bene ed è una scelta. Vedremo domani”. 

Masini, subentrato a Udine, come lo vede? Più da mezzala o come giocatore che può essere cervello del suo centrocampo?

“Giocando a tre così può fare il numero 8, il box to box. Credo che questa sia più la sua posizione, gli piace buttarsi dentro l’area. Nel secondo tempo ha fatto vedere la sua cattiveria, ha messo aggressività e ha dato più energia alla squadra quando avevamo bisogno”. 

Abbiamo visto Zanoli e Miretti giocare larghi perché doveva comunque recuperare giocatori. Ora in quelle posizioni possono giocare anche elementi come Messias o Norton-Cuffy o per ora le piacciono così e gli arbitri subentrano a gara in corso?

“Mi sono piaciute la partita di Zanoli e Miretti: stanno facendo benissimo per la squadra. Abbiamo Vitinha che può giocare a sinistra, Messias può giocare a destra o ancora più centrale. Devo vedere la squadra ora ciò di cui ha più bisogno e come siano fisicamente questi giocatori perché abbiamo bisogno di vincere partite, di fare punti e tengo in considerazione l’aspetto fisico dei giocatori”.

Sul portiere hai preso una decisione? Gollini è pronto e può rientrare oppure Leali sta facendo bene e gioca lui?

“Lei ha fatto la domanda, ma si è dato la risposta (sorride, ndr). Sono d’accordo con lei. Nicola sta facendo benissimo, abbiamo la fortuna di avere due portieri di Serie A. Adesso c’è uno un po’ più in forma dell’altro. Per adesso Nico è il portiere”.

Nelle due partite giocate ho visto qualcosa dei suoi vecchi allenatori, da Wenger a Capello a Lippi. Un Genoa pratico, opportunista, trasgressivo nei momenti giusti, come nell’intepretazione dei cinque cambi nell’arco dei novanta minuti. Sbaglio che ci sono anche principi di gioco di quelli che glieli hanno insegnati?

“I haven’t the pretention to be Wenger, Lippi or Mourinho. Non ho la pretesa di essere Wenger, Mourinho, Capello. Stiamo parlando di grandissimi allenatori coi quali ho avuto la fortuna di giocare, sono allenatori importantissimi. Da loro ho imparato tantissimo, però io sono diverso come persona ed è importante capire chi sono come persona e come voglio che la squadra giochi. Questo per me è importante: essere vero e non voler copiare o voler essere uno di loro perché questi allenatori sono ad un altro livello. Quando vedi questi grandi allenatori e hanno tutti diverse filosofie di gioco, vedi però che hanno vinto tutto loro. Puoi farlo con una difesa a quattro o a cinque. Puoi vincere come dice lei, ma loro hanno vinto grazie all’animazione del gioco ed è importante per me come allenatore mettere un giocatore nel posto dove può fare vedere il proprio talento”. 

Sarebbe bello rivedere qualche allenamento, qualche gioco di posizione. Non abbiamo potuto vederne con altri allenatori. In questo momento in ripartenza state sbagliando passaggi che potrebbero portarvi dentro le aree avversarie…

“Quello che dobbiamo fare è parlare io e lei di football, cosa che mi piacerebbe. Mi piace parlare di gioco”.

In questa fase extracmapo ci sono tante voci sulla società. Lei cosa sa e che garanzie ha avuto per il mercato di gennaio?

“La mia energia e il mio focus è solo sul campo. Non voglio perdere energia e concentrarmi su quanto succede in campo, concentrandomi sui giocatori e su come vincere le partite. Questo è il mio focus”. 


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