Alla presentazione del libro “Il Mio Genoa” di Gessi Adamoli era presente anche il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, che ha parlato ai microfoni dei media presenti. Anche lui, con la promozione dell’anno scorso, è entrato di diritto nella storia del Grifone.

È stato un percorso importante da giocare, arrivando in una società così storica e con un tifo del genere. Riviverlo ora da allenatore è veramente unico, me lo porto dentro quotidianamente. E me lo porterò dentro per tutta la carriera, anche per l’inizio di questi mesi e in quest’anno di Genoa. Siamo stati bravissimi e fortunati a vincere subito il campionato, è stato positivo e ora dobbiamo riconfermarci in questo nuovo campionato. Se sto scoprendo Genova? Bella, questa è stata un’occasione per venire qui (ai Luzzati) la prima volta. Credo ci siano posti nascosti di Genova dove non sono mai stato, ma piano piano quando c’è la possibilità…ora c’è la sosta, bello camminare e respirare quest’aria e questo profumo. Visto che stiamo tutto il giorno al campo con lo staff, quando c’è la possibilità si fa volentieri. Se ho fatto un pezzo della storia del Genoa? Io credo che sicuramente da giocatore ho lasciato qualcosa alla gente, forse non quello che avrei voluto totalmente lasciare con questa maglia. In questo anno, però, assieme alla squadra sono riuscito e siamo riusciti a ricambiare l’affetto quotidiano che ci dà il nostro popolo. Per me, squadra, gruppo, società è un aspetto molto positivo”.


Fondazione Genoa, il 20 dicembre elezioni per il rinnovo del Consiglio di Indirizzo