“In occasione della partita tra Genoa e Bari si è verificato l’ennesimo paradosso che ci presenta il mondo del calcio”. Esordisce così il comunicato diffuso questa mattina dal SIULP (Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia) a qualche giorno di distanza dagli scontri di venerdì scorso all’esterno del Ferraris. “In un giorno che doveva essere di festa per molte famiglie genovesi lo stadio si è trasformato in una enclave di violenza e illegalità – ha dichiarato Filippo Nurra, segretario generale provinciale del SIULP, in una nota che riceviamo e pubblichiamo – “Ancora una volta si è rivelata la inadeguatezza di diversi aspetti dell’impianto dello stadio di Genova, dove gli operatori di Polizia sono costretti ad operare in condizioni che si rivelano in troppe occasioni proibitive”.

“Gli agenti posti a presidio degli ingressi hanno dovuto lottare per non essere circondati da chi voleva sfondare per entrare senza biglietto e chi dall’interno aggrediva per pura ostilità. Oltre dieci agenti sono rimasti feriti e il luogo dello sport e del tempo libero si è trasformato in teatro di assurda aggressione. Il paradosso si estende anche al fatto che i colleghi stavano tutelando anche la sicurezza delle migliaia di tifosi assiepati nella gradinata nord e che correvano i rischi di un afflusso insostenibile per la struttura. Il SIULP esprime la massima solidarietà ai colleghi feriti del 6° reparto mobile e a tutti i colleghi impegnati nell’occasione e ritiene che tutti i soggetti coinvolti debbano impegnarsi subito per migliorare la sicurezza di Poliziotti e veri tifosi, senza più ammettere spazi di illegalità che rischiano di consolidarsi”.