Completato il campionato, conclusa la stagione regolare di Serie B con gioie e dolori. Prossimamente playoff e playout per decidere chi sarà la terza squadra ad accompagnare Frosinone e Genoa in Serie A e la quarta che retrocederà in Lega Pro.

I playoff potrebbero stravolgere le certezze di giocare la seconda partita in casa nelle semifinali e accontentarsi solo del pareggio visto l’andamento dei risultati in tutte le gare giocate in stagione, senza quasi mai un pronostico rispettato. I playout saranno, invece, senza tanti calcoli: bisogna vincere almeno una delle gare andata e ritorno.

La gioia è del Frosinone di Grosso aver raggiunto gli 80 punti in classifica con un cammino  regolare. La gioia del Genoa, oltre la salda seconda posizione in classifica, quella di aver vissuto la festa anche all’ultima giornata di campionato dentro un Ferraris che traboccava di persone, sicuramente oltre il sold out dei biglietti venduti. Persino la Tribuna stampa per la prima volta in questo campionato – e anche negli anni precedenti – non era una cattedrale nel deserto.

La gioia dei tifosi è sembrata un un film, una sceneggiatura calcistica colossale e non fantasy distribuita dalla Gradinata Nord e vissuta in tutti i settori. Film rossoblu a quarti prima dell’inizio della gara con il Bari, dedicato all’impresa di Gilardino e dei suoi ragazzi. Nel secondo tempo cambio di sceneggiatura, in particolare nella Nord raccontando con cartelli e striscioni le disavventure dell’altra squadra della città.

Sceneggiatura finale con lo svolgimento della premiazione da parte della Lega di Serie B e passerella sul “red carpet” di tutti i protagonisti con la  gioia dei dirigenti genovesi, ma soprattutto la felicità del co-fondatore dei 777, Josh Wander, che ha abbracciato tutti i protagonisti .

Film e regia fuori dal Tempio immaginate da John Landis nel suo “Blues Brothers” con  protagonisti tanti genoani vestiti non di nero, ma da sceicchi, papi, cardinali, preti che ballavano e cantavano per accompagnare un funerale e un vero dromedario arrivato dal basso Piemonte.  Il Capodanno rossoblu a quarti dopo chilometri di partecipanti è arrivato a De Ferrari ed è finito all’alba. All’una e mezza di notte – e pure oltre – fuochi d’artificio da fare invida a quelli di Recco. “Capodanno rossoblu a quarti”, si scriveva, perché il giorno 19 maggio 2023 è iniziato un nuovo anno grazie alla sceneggiatura futura dei 777.

Nessuno chiederà la Luna o miracoli, ma solo di continuare una programmazione futura. Del resto nel calcio i miracoli sono frutto di un lavoro di anni. La gioia del Bari è quella di essere solitario nella terza posizione aspettando la vincitrice di Südtirol-Reggina che si conoscerà il prossimo 26 maggio.

La gioia del Parma quella della missione compiuta di scavalcare gli altoatesini al quarto posto in classifica e per la classifica avulsa lasciare il quinto posto al Cagliari. Posizione che permetterà ai ducali di aspettare la vincitrice di Cagliari-Venezia. La non gioia del Cagliari, pur avendo Lapadula capocannoniere del campionato, è di giocarsi la Serie A in tre gare e dover fare tre risultati positivi quasi pieni.

Ma c’è anche la non gioia del Südtirol dopo essere stato il protagonista di tutta la stagione, ora costretto a ripartire dal sesto posto nella lotteria playoff. La prima fatica al Druso contro la Reggina, dove conterà solo la vittoria e Bisoli non potrà continuare a schierare gli altoatesini con il 4-4-1-1.

Chi è contento di arrivare ai playoff è il Venezia, che dopo tre quarti di campionato in balia dei risultati e del non gioco ha avuto un ripresa, non in gondola, confezionando nelle ultime dieci di campionato 6 vittorie, 3 sconfitte e un pareggio, tutti a suon di gol. Tabellino che spaventerà anche il decano degli allenatori Ranieri nella gara secca del fine settimana prossimo.

La grande felicità della Reggina e di Pippo Inzaghi è aver conquistato i playoff all’ultimo secondo utile della gara contro l’Ascoli pur con i cinque punti di penalizzazione sul groppone. Il gol vittoria di Canotto in zona Cesarini ha eliminato il Palermo che ha pareggiato con il Brescia.

Il playout tra Cosenza e Brescia è tutto da giocare. La prima gara al Marulla, il ritorno a Brescia. Il Brescia favorito perché in netta ripresa, Cosenza in difficoltà nelle ultime gare, anche se  con il Cagliari venerdì non meritava di perdere

La  grande delusione è il Palermo che dopo un primo tempo all’altezza contro le Rondinelle, avanti di due a zero, è stato raggiunto da Gastaldello e i suoi ragazzi facendo l’errore d rimanere  solamente  in attesa del risultato di Reggio Calabria, senza giocare. È rimasto con un pugno di mosche in mano dopo il gol sullo Stretto al 44’ del secondo tempo.

Altra delusa è il Pisa. Un incubo la partecipazione ai playoff non solo con l’ultima sconfitta  casalinga contro la Spal già retrocessa ma per il trend delle ultime giornate di campionato: un pareggio e 4 sconfitte. Retrocedono in Lega Pro Perugia, Spal e Benevento.

Per le altre squadre ,altro campionato di Serie B la prossima stagione. Tutte sperano che sia nuovamente avvincente come quello appena finito. Un campionato stranissimo, molto equilibrato. Stagione difficile per tutte le squadre, ma proprio per questo in un certo senso più aperta a certi risultati e sorprese.

Sulla carta nessuno, o quasi, nelle ultime gare era tagliato fuori da qualsiasi traguardo. Basti pensare che la quota playoff lo scorso anno era a 58 punti, quest’anno a 49 punti. E basti pensare che la quota promozione diretta, contrariamente ai fatidici 70 punti, si è alla fine collocata a quota 66 punti.