Alla vigilia della sfida tra Genoa e Ascoli, intorno all’ora di pranzo, il tecnico rossoblu, Alberto Gilardino, ha anticipato i temi della partita in conferenza stampa. “Che partita sarà domani di fronte a 33mila spettatori? Il nostro popolo ci continua a stupire ed una cosa emozionante. Da parte nostra, dovremo avere il focus di determinare all’interno della gara. Testa, cuore e gambe. Questo è un aspetto importante, quello col quale abbiamo approcciato alla settimana, col quale abbiamo lavorato. Affrontiamo una squadra in salute che dopo il cambio di allenatore ha trovato equilibrio e identità forti, con giocatori di categoria e di qualità. Da parte nostra ci sono grande fiducia e consapevolezza di voler affrontare la gara nel migliore dei modi, ma sempre con massima umiltà e grandissima lucidità. Anche mantenere equilibrio sarà un aspetto fondamentale all’interno della gara”.

La situazione di campo? Criscito probabilmente non è recuperabile: ci sono altri calciatori dia valutare o alcuni sono recuperabili? Penso a Ilsanker…

Ilsanker ieri è stato il primo giorno che si è allenato con noi, verrà molto probabilmente in panchina. Criscito ha avuto un risentimento al polpaccio e andrà valutato nelle prossime settimane e giorni. Per il resto, i ragazzi stanno bene: abbiamo l’allenamento del pomeriggio per verificare il tutto“.

Ha sempre vissuto le partite in maniera passionale. Domani la vedrà da un’altra prospettiva: sarà difficile?

“Sembra un po’ che il destino abbia voluto questo. Scherzando, con Caridi e lo staff ho detto: “ora sono cazzi vostri, adesso sta a voi” (sorride, ndr). La verità è che vivo le partite dalla panchina sempre con grande passione e desiderio di portare a casa i risultati. Domani sarò in tribuna, ma sarò sempre vicino ai ragazzi e prima della gara, nella riunione tecnica, cercherò di parlare con loro e stimolarli come ho sempre fatto”.

Quanta fame avete? Siete arrivati alle ultime due curve e a guardarvi indietro porte vedere quanto avete fatto. Siete anche riusciti a portare allo stadio 33mila persone…

“È un aspetto determinante e fondamentale fermarsi un attimo e pensare a quanto siamo riusciti a costruire. Lo dico spesso ai ragazzi: rivivete quello che avete fatto, rivivete le grandi vittorie, le vittorie che sono arrivate con sofferenza e perché si è approcciato con l’approccio migliore, con l’atteggiamento giusto. Rivivete questo tipo di partite. Domani serviranno testa, cuore, gambe e dovremo farci trascinare in modo positivo dai nostri tifosi, senza frenesia ma con grande capacità mentale e con grande qualità. Per questo mi affido come sempre ai miei giocatori che hanno dimostrato in questi mesi una grandissima maturità. Sono sicuro che domani faranno una grande partita”. 

In questo finale c’è un po’ di stanchezza fisica, ma la squadra sta tenendo botta con l’esperienza? È solo un’impressione nostra?

“È un’impressione generale, ma non supportata dai dati. A Bolzano abbiamo corso tantissimo, percorso tanti, tanti chilometri. Anche giocatori che per caratteristiche potrebbero fare meno chilometri, hanno davvero corso tanto. La partita di Bolzano è stata magari una partita che vista dall’esterno poteva sembrare lenta perché loro si sono chiusi e dovevamo lavorare molto col palleggio, cercando di velocizzare l’azione offensiva. A livello visivo poteva sembrare più lento il gioco, ma la squadra è in salute, ha grande voglia, e oltre questo dobbiamo metterci la passione che abbiamo dentro”. 

Come si vive nello spogliatoio questa situazione “Napoli” di attesa di raggiungere l’obiettivo?

“Non ne ho ancora parlato coi ragazzi. Abbiamo fatto qualche battuta con lo staff. In realtà consideriamo tutti che non è l’ultima gara dell’anno. È certamente importantissima, fondamentale, come lo sono state tutte le altre giocate in casa, ma non è l’ultima. La volontà, quindi, è di fare una grande partita davanti ai nostri tifosi, di andare alla ricerca del risultato positivo con l’atteggiamento mantenuto in tutte le ultime gare”. 

Ogni vostra partita è stata una battaglia, sotto ogni punto di vista: dal freddo al caldo, dai punti di penalizzazione che arrivano prima delle vostre partite alle situazioni arbitrali di cui non voglio parlare. Battaglie sotto ogni punto di vista, soli contro tutti per davvero…

“La nostra forza è stata la solidità di questo gruppo, il fatto di essere riusciti a cementare qualcosa di forte. Ciò rispecchia ancor di più le qualità di questo gruppo dove tutti si sono messi a disposizione l’uno con l’altro. Adesso bisogna andare forti e dritti verso l’obiettivo”.  

Le hanno detto di avere il braccino corto dopo la gara di Bolzano, ma io ho visto che invece avete provato a vincerla dopo il pareggio del Cittadella…

“Abbiamo fatto un ottimo secondo tempo, abbiamo avuto alcune situazioni nel finale dove ci è mancato l’acuto, la zampata vincente, però abbiamo creato i presupposti per vincerla. Ci sono state partite dove abbiamo giocato con due punte e un trequartista, in questo periodo stiamo lavorando con un assetto tattico differente rispetto all’inizio. E non è detto che anche a gara in corso, nelle prossime partite, non cambieremo qualcosa. L’importante sono le caratteristiche dei giocatori all’interno del campo e la mentalità”. 

Il suo 3-5-2 fa fatica sulle corsie laterali. Recupererà Sabelli, ma ha tante assenze e con un 3-5-2 normale senza infortuni avreste anche potuto vincere a Bolzano

“Cerchiamo di trovare soluzioni. Vista la perdita di Mimmo (Criscito, ndr), domani dovrò adattare qualche giocatore in quella posizione. Può essere Sabelli, Frendrup o Hefti, sia da una parte sia dall’altra. Le situazioni vanno adattate in base ai giocatori che uno ha disposizione, ma la volontà resta quella di lavorare con rotazioni, giocate, palleggio all’interno della partita per trovare le imbucate ed esaltare i giocatori più talentosi che abbiamo”. 


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