Negli scorsi giorni la pagina social Chiamarsi Bomber ha intervistato Mattia Aramu, numero 10 del Genoa di Alberto Gilardino. All’interno dell’intervista – disponibile anche su HelbizTV – insieme a Davide Moscardelli, il fantasista rossoblu ha ripercorso la sua carriera, concentrandosi sul suo esordio, arrivato a Torino con Sinisa Mihajlovic in panchina: “È stata un’emozione incredibile aver esordito con la maglia del Toro, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili. Il mister mi ha dato tanto, mi ha fatto crescere, perché ero giovane. Mi ha dato fiducia e non mi aveva fatto andare via anche se io volevo giocare di più. È stato bravo lui a darmi fiducia, all’inizio non me l’aspettavo neanche: al mister posso dire solo ‘grazie’“.

Aramu si è poi soffermato sulla sua esperienza con la maglia del Grifone, parlando del ritorno di Criscito: “Mimmo ha fatto un’ottima impressione ai nuovi che non lo conoscevano. Si è messo subito a disposizione, ci ha aiutato, ha tanta esperienza ed è un giocatore forte. È una grande scoperta e avevamo bisogno di un giocatore come lui all’interno della squadra”. L’ex giocatore del Venezia ha fissato anche quelli che sono gli obiettivi per il suo futuro: “L’obiettivo, come tutti sanno, è quello di andare in Serie A con questa maglia. È il mio obiettivo da inizio anno. Ho firmato qua perché voglio giocare in A con questa maglia. Quindi è un percorso che sto facendo e spero di portarlo a termine. È un’annata troppo importante per ritornare subito in Serie A con il Genoa, che è la categoria che si merita“.

Infine, è arrivata anche una battuta sull’allenamento del suo piede mancino: “Lo alleno ogni giorno. Mi piace allenarlo giornalmente, nel senso che provo sempre i tiri e le punizioni dalla mia posizione. Ogni giorno mi metto a fine allenamento a provare determinate cose, in questo caso con il sinistro”.


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