Alla vigilia di un crocevia importante come la partita contro il Frosinone, il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la prossima gara al Ferraris, l’ultima del 2022. Si parte dalla partita di domani, importante anche se forse non ancora decisiva. “Una partita bella da giocare, che vorrebbero giocare tutti davanti ai propri tifosi e a una bella cornice di pubblico. C’è la volontà di fare gara giusta, quella vera, con grande rispetto dell’avversario, ma grande consapevolezza di cosa siamo noi“.

Questa prima settimana piena di lavoro come è stata? La squadra vedi che reagisce dopo un periodo un po’ pesante?

“La squadra ha risposto fin dal primo giorno in cui sono arrivato sia a livello fisico che mentale. In questa settimana abbiamo potuto lavorare sia a livello fisico che tattico e abbiamo avuto modo per prepararci nel modo migliore. È stato un aspetto importante. Dovremo andare ad esaltare le nostre qualità e le nostre individualità, all’intento di un gruppo, con la forza di andare a battagliare su ogni pallone e andare determinare dentro la gara”

Quando c’è un periodo di risultati non troppo positivi, anche se dal tuo arrivo c’è stato un cambio di marcia, si dice subito che la squadra non stia bene dal punto di vista fisico. Dal tuo punto di vista qual è il giudizio?

“La squadra risponde alla grande, risponde bene in tutti gli effettivi sia a livello fisico che tecnico-tattico. C’è voglia di migliorarsi all’interno del gruppo e questo aspetto fa ben sperare. Pensiamo alla gara di domani, pensiamo una gara alla volta: l’ho detto anche ai ragazzi, che devono avere la consapevolezza di voler fare una partita gagliarda”. 

Che Frosinone si aspetta domani? Ritroverà anche Fabio Grosso

“Intanto mi fa piacere riabbracciare Fabio (Grosso, ndr). Incontriamo una squadra che ha avuto modo di lavorare insieme per la maggior parte dei giocatori con un allenatore ed è preparata a livello di individualità, con singoli molto, molto importanti. Giocatori che sanno saltare l’uomo, centrocampisti d’inserimento che sanno giocare a calcio e interpretare quel ruolo. Giocano molto sulle catene terzino-mezzala-esterno. Sappiamo che tipo di squadra andiamo ad affrontare, ma c’è grande rispetto da parte nostra, ma anche determinazione e umiltà per fare loro male quando ne avremo la possibilità. A questa partita arriviamo col Genoa che avrebbe dovuto essere il Frosinone? Ho capito la domanda, dobbiamo percepire il momento, che dice che a livello di punti siamo in ritardo rispetto a loro, però domani è una partita che ci metterà a confronto con la prima in classifica, che sta facendo un percorso importante, e per noi domani la partita può aprire un percorso, un ciclo importante. E dobbiamo capire questa cosa, la abbiamo tra le nostre mani. È la volontà di tutti”. 

Ieri avete avuto un incontro coi tifosi che vi e ti hanno dimostrato grande fiducia

“Un piacevole incontro. Ci hanno dato dimostrazione di affetto, di esserci, come d’altronde sempre è stato. Questo ha dato una carica in più alla squadra e una carica in più all’ambiente. Adesso tocca a noi in campo”.

Diciassette partite, tu subentrato solo nelle ultime due. Neppure un gol su angolo, pochi tiri da fuori area, nessuna punizione dal limite, pochi cross. Hai capito perché?

“È quello che ho cerca di trasmettere ai ragazzi. Hai detto cose giuste sulle palle inattive, dobbiamo essere degli animali quando dobbiamo difendere ed esserlo altrettanto bravi quando attacchiamo sulle palle inattive, che siano angoli o punizioni. Dobbiamo cercare queste situazioni, dobbiamo volerle. Volontà e determinazione di andare alla ricerca di queste situazioni tecniche e tattiche andando con grande determinazione, sia chi va a calciare sia chi va a saltare. Ci abbiamo lavorato anche nell’allenamento di questa mattina dove abbiamo cercato di stimolare i ragazzi in queste situazioni, nelle quali devono percepire pericolosità quando si difende, essere feroci anche quando andiamo a battere angoli e punizioni. Serve grande perseveranza nel segnare, nel voler fare gol”. 

In settimana avere ricevuto la notizia di Lipani in Nazionale. E tu conosci bene anche Boci, terzino di piede sinistro

“Entrambi sono fissi con noi già da due settimane, da quando sono arrivato e li ho portati. So le qualità di entrambi, quindi sono felice per Luca. Mancini gli ha fatto un grandissimo regalo: deve mantenere questo profilo di ragazzo, di dedizione al lavoro, di volersi migliorare. La sua crescita passa da lì e un occhio di riguardo lo ho nei loro confronti, ma lo ho anche in tanti ragazzi che ho avuto in Primavera che devono fare trovare pronti”.

Sulle condizioni di Badelj e la possibilità di vederlo dall’inizio oppure a gara in corso?

“È rientrato mercoledì in gruppo, ma le sensazioni sono buone. Lo tengo in considerazione sicuramente, verrà in panchina, ha carisma ed esperienza e ci ho giocato anche insieme. Lo conosco molto bene. Cosa cambia in un centrocampo a tre con Badelj e senza? Questa squadra, e il calcio in generale, deve essere molto flessibile per atteggiamento tattico. Si può giocare a tre, a due, con un trequartista più difensivo offensivo. Questa squadra ha le possibilità di cambiare anche dentro la partita. Milan (Badelj, ndr) detta tempi ed equilibrio alla propria squadra, è molto intelligente così come lo è Strootman. Abbiamo un valore aggiunto in più a partita in corso”. 

Su Mihajlovic

“Una giornata molto particolare, anche perché abbiamo un giocatore come Vogliacco. Ho avuto Sinisa come allenatore e, avendo saputo che negli ultimi giorni sarebbe dovuto venire a vedere l’allenamento di oggi e domani forse essere in tribuna, mi stringo alla sua famiglia e faccio le mie più sentite condoglianze. Un abbraccio veramente di cuore”. 


Rassegna Stampa del 17 Dicembre, il futuro di Gilardino “in due tappe”. Tifosi a Pegli: “Saremo sempre al vostro fianco”