Subito il giorno dopo la gara col Südtirol è scattata al Pio Signorini l’operazione Ascoli senza neanche avere il tempo di godersi la seconda vittoria dentro il Tempio.

Il Vecchio Balordo e Gilardino vogliono un Natale per tutti i genoani al secondo posto in classifica, e non sarà un “cinepanettone” vista la gara contro gli altoatesini. Nulla è scontato perché mancano tre gare alla fine del girone di andata e oltre Ascoli ci sarà la gara con il Frosinone la domenica successiva e a Santo Stefano il Bari, l’attuale terza in classifica. Tutto ciò è tanta roba considerata la crisi di risultati delle ultime cinque gare.

Riprendendo il panorama delle prime quindici giornate di campionato si può fare con una sorta di rivoluzione strategica e di buon senso di Gilardino. Nelle prossime tre gare da giocare prima della sosta ci sono 9 punti che mettono in palio un posto nel Paradiso del pallone auspicato da tutti i genoani.

La partita di domani diventa l’occasione per proseguire la caccia al secondo posto raggiungendo la Reggina che andrà a fare visita al Como, che gira meglio tra le mura amiche. Per riuscirci occorrerà il Genoa dei giorni migliori, quello visto contro Bisoli e compagnia, quello con l’abito buono che dovranno confezionare e indossare anche coloro che per 15 giornate sono stati definiti la seconda squadra a disposizione del tecnico.

Al “Del Duca” di Ascoli la differenza la dovranno fare le cinque sostituzioni contro una squadra che ha nel tabellino 4 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte. Vincere in questa Serie B non è mai facile, ma Gilardino nel Centro Italia può far concedere il bis alla squadra con organizzazione e cambio modulo. Gilardino non è sicuramente un difensivista, ma è consapevole che grazie ad una buona fase difensiva  può costruire il suo successo e quello del Grifone.

Anche ad Ascoli sarà decisivo il ritmo: bisognerà averne tanto e giocare ad alta intensità come Gilardino vorrebbe, con una incognita in più dettata dal turno infrasettimanale. A livello tattico dovrà studiare qualcosa in più nello svolgere in gioco in ampiezza contro Bucchi, che nelle ultime gare ha giocato sistematicamente in partenza con il 3-5-2 e il tris d’assi dell’attacco del Grifone, indipendentemente da chi giocherà , dovrà essere in grado di giocarsela bene quasi uomo contro uomo. Per riuscire nell’operazione il Vecchio Balordo dovrà prendere il sopravvento e andare a mille con un palleggio più veloce nel cuore del gioco.

Fra l’altro per la seconda volta in stagione dopo la gara di giovedì scorso  il tecnico avversario non sarà favorito dal sapere in anticipo la strategia tattica adottata dal tecnico rossoblu, una cosa non da poco considerato che prima del suo avvento i Mister avversari hanno giocato solo sugli errori dei rossoblù a quarti.

Un Natale in seconda posizione si può fare: provateci Gila e Vecchio Genoa. La  formazione domani, come sempre alle 14.

Veniamo all’Ascoli, che giovedì scorso ha perso all’Arena Garibaldi di Pisa. A Bucchi mancavano  i suoi capocannonieri Gondo (squalificato) e Federico Dionisi (infortunato).

La sconfitta nell’ultima in casa del Pisa che ha allungato la striscia di cinque di gare senza vittorie allarma per le 7 reti incassate nelle ultime tre gare. Bucchi furioso per un rigore non concesso dall’arbitro e il VAR.

Come tutti gli avversari, gli ascolani aspettano il Genoa domani per trasformare la rabbia e delusione in voglia di vincere consapevoli che il Vecchio Balordo non sarà semplice da affrontare, accompagnati come sempre dal settore ospiti già a tappo con 800 biglietti venduti su 900 a disposizione.

Bucchi, tecnico a cui piace giocare col 4-3-3, dopo sei giornate di campionato è passato al 3-5-2 vittima delle due sconfitte consecutive con Perugia e Parma. La squadra è apparsa più regolare anche se non vince da cinque giornate. I bianconeri viaggiano meglio in trasferta con tre pareggi e tre vittorie. Dodici dei 21 punti totali sono stati conquistati fuori casa.

L’Ascoli è abbonato al cartellino rosso: sono già sei quelli subiti. Bucchi tanti risultati li ha confezionati con i subentrati, Ciciretti su tutti in gol due volte nelle ultime tre giornate. Altra sorpresa per i marchigiani lontani dal mare è Botteghin, difensore brasiliano in gol già tre volte. Pimpante anche il centrocampo con Collocolo dotato di buona visione di gioco e Calligara suo supporto. Gli ascolani hanno subito 23 reti e sono andati in gol 21 volte.

Contro il Genoa oltre il turnover Bucchi dovrà fare ricorso a non titolari. Ai box infatti Bellusci, il capitano squalificato, e Falasco per trauma facciale riportato a Pisa. Sono poi tanti gli infortunati da valutare come Eramo, Simic, Dionisi, Buchel. Rientra invece da squalifica Cedric Gondo.

Dirige Ascoli-Genoa Doveri di Roma, che dall’alto dei suoi 45 anni compiuti oggi, a giugno appenderà il fischietto al chiodo.

È l’uomo che Rocchi, il designatore presente al Ferraris giovedì scorso, utilizza nelle gare scorbutiche considerato che Bucchi e l’Ascoli al termine della gara con il Pisa hanno inscenato una protesta  vibrante sul rigore non concesso e su quello ricevuto dal giovane Santoro di Messina.

Sono 7 le gare dirette dal  romano in stagione: cinque in serie A e due in B di cui una è la vittoria del Grifo in casa della Ternana. Sono 28  le partite dirette con il Genoa (13 vittorie, 6 pareggi, 9 sconfitte), 4 con l’Ascoli (2 sconfitte e 2 pareggi), l’ultima nel 2011.

Primo assistente Miele (Torino), secondo assistente Moro (Schio), quarto uomo Fourneau (Roma). VAR Maresca (Napoli), AVAR Paganessi (Civitavecchia).