È un mister Blessin carico quello che si presenta alle ore 14 in conferenza stampa a Villa Rostan per presentare la prossima sfida contro il Cagliari del collega Liverani, che interverrà in conferenza stampa mezz’ora dopo.

Che Cagliari vi aspettate, considerato che arriva da due sconfitte casalinghe di fila e sarà molto arrabbiato?

“Lo sappiamo, mi aspetto una squadra molto tosta, arrabbiata, dovremo essere subito pronti. Nella partita col Venezia c’è stata tanta intensità, dovremo fare molta attenzione e loro chiaramente vorranno rifarsi. Peraltro il loro allenatore e cinque giocatori hanno già allenato o giocato al Genoa, come succede per almeno un elemento in ogni squadra di Serie B che affrontiamo. Lavoriamo concentrati, dobbiamo darci da fare per vincere questa sfida, consapevoli che sarà una partita molto difficile. Ma noi vogliamo raggiungere il nostro massimo. A che punto è la crescita della squadra dopo la vittoria di Ferrara? Sono molto emotivo come tecnico. Col Parma giocammo bene, anche rivedendo i dati, ma dopo il pareggio c’era tanta negatività, e così anche dopo la sconfitta di Palermo arrivata per un errore nostro. Penso che si debba ricercare la via di mezzo: trovare la strada giusta e lavorare sui dettagli dando sempre il massimo per vincere ogni partita. Dopo pareggio e sconfitta con Parma e Palermo sembrava andare tutto male, ora dopo due vittorie diciamo che ci sono margini di miglioramento”. 

Il Cagliari ha molta qualità e fa molto possesso palla: che partita dovrà fare il Genoa contro questo genere di avversari?

“La nostra domanda è chi giocherà domani se Rog non c’è. Rog? Nandez? Makoumbou? Vedremo come si presenteranno, se cambieranno stile di gioco. Noi siamo preparati in tutti e due i casi: vedremo domani”. 

Più facile tenere la stessa squadra di Ferrara oppure hai in mente di cambiare?

“Ho due opzioni: o faccio rigiocare gli undici di Ferrara oppure ho altre idee su come affrontare il Cagliari. Dipende anche da come è andata la settimana, da come stanno i ragazzi. Quel che è certo è che la mia squadra deve sempre dare il massimo. Se vi è un’ipotesi che in futuro si possa giocare anche con un centrocampo a tre? Alla fine anche l’ultima partita abbiamo giocato a cinque, perché abbiamo le qualità in rosa per giocare con un mediano e due mezzali. Potrebbe essere sempre un’opzione quella di giocare a tre a centrocampo, ma bisogna vedere anche come sta posizionata la squadra in campo”. 

Dopo sette giornate ce lo fa un bilancio di questa Serie B? Che campionato state affrontando?

“Come dissi già dopo la retrocessione, la Serie B è un campionato molto, molto duro con tante squadre attrezzate per salire in Serie A. Questo si è è confermato: abbiamo visto che ci sono squadre molto, molto forti. La mia squadra sa che deve sempre dare il massimo per vincere le partite, perché ogni avversario che gioca contro di noi darà il massimo sapendo che è una partita speciale. Da una parte devi essere forte di testa, dall’altra – analizzando le partite – ci rendiamo conto che tutti gli avversari ci hanno affrontato al massimo. E questo ci attenderà per tutto il campionato”. 


Desto o son sogno?