Ci siamo: domani il Vecchio Balordo ritorna in Serie B. Ci siamo, anche se molto in anticipo si gioca e non abbiamo capito perché così presto considerato che la Serie B non si fermerà per il Mondiale in Qatar.

Ci siamo, con il Genoa che ha quasi la rosa al completo, considerati gli uomini ai box e quelli che devono recuperare la condizione, con i prossimi arrivi davanti e dietro. Per tale motivo il risultato di Venezia sarà importante: il campionato sarà lungo ma come nella vita il buongiorno si vede dal mattino. Sulla maglia del Genoa manca un vecchio sponsor del passato “Evviva” che nello slogan era “noi siamo energia“.

Energia è lo spot di Blessin, quella vista in questa preparazione 2022. Energia che dovrà continuare in tutto il campionato per arrivare al risultato voluto da tutti. Energia di una squadra che dovrà essere compatta, corta, malata di pressing a tutto campo, disposta a giocarsi tutti i secondi palloni, correre con intensità per 90′ più i recuperi.

Energie saranno anche quelle da utilizzare in un cambio tattico voluto da Blessin e lo staff in corso di partita contro squadre che giocheranno in 10 dietro la linea del pallone e che non vorranno farti giocare. I punti focali della stagione rossoblu a quarti, in ogni caso, non sono stati solo sul campo.

A prescindere dl livello dei calciatori a disposizione sono stati tirati tutti al massimo, fra qualche gara saranno al loro limite e tutti saranno portati al miglioramento. In questo Genoa tutti hanno parlato la stessa lingua per fare calcio: sintonia non solo nello scegliere i calciatori, ma anche uno stile di condiviso con gli interpreti gioco come la gestione della rosa a disposizione. Nell’attuale Genoa tutto è un allenamento. E l’allenamento non si fa solo sul campo o in palestra.

Non si possono pretendere subito gol e spettacolo. Il Vecchio Balordo è generoso, però dovrà conoscersi meglio e si legherà di più. Questo processo migliorerà se ci sarà più continuità nelle due fasi di gioco, perché slegandosi il Grifo concede spazi.

Fuori pezzo in Genoa-Benevento sono rimasto a bocca aperta con la mascherina, avendo il Covid, quando ho visto quel contropressing visto solo in gare di Champions in occasione del gol di Albert: pallone rubato da Portanova, passato a Ekuban, lancio lungo a Coda, assist. Tre passaggi e gol.

Il Genoa visto nell’estate 2022 di Lucifero dovrà essere portato subito nel Paradiso della classifica continuando a mostrare idee chiare, coraggio certezze, che saranno abbellite la prossima settimana dal calciomercato. Quale formazione contro il Venezia? Quella che conosciamo con un Pajac in più rispetto a quella vista contri il Benevento. Piuttosto bisognerà continuare ad usare 6 termini per fare la differenza: pressing, contro-pressing, profondità, ampiezza, mobilità e imprevedibilità. Buoncalcioatutti, Vecchio Balordo!

Scrivere del Venezia già lo scorso anno alla presentazione della gara con il Genoa al Ferraris era apparso difficile. La squadra di Zanetti protagonista della risalita in Serie A, una sorpresa per tutti essendo partita con l’obiettivo salvezza, arrivata nella massima serie il progetto americano si è trasformato in Football Manager o Fantacalcio con calciatori che arrivavano non solo dall’Europa o dall’Africa, ma anche dalla MLS americana e dal campionato israeliano. Gli unici conosciuti tra 11 ingaggi erano Caldara e Okereke.

Zanetti, che aveva fatto bene in panchina e la cui attività era sempre partita da schemi tattici definiti per una determinata tipologia di rosa, ha dovuto cercare una diversa lettura dei singoli ai quali aveva dato principi di gioco conditi da tanta libertà . Sappiamo tutti come è finito il progetto: non avendo trovato equilibrio, con i calciatori che facevano fatica, il tecnico ogni partita cambiava formazione. La partita dei lagunari contro il Grifo di domani è ancora più difficile analizzarla non solo per i 13 colpiti da Covid che rientreranno. Ieri abbiamo saputo che tre non sono calciatori. Ora va capito come scenderanno in campo dopo aver effettuato solamente la rifinitura.

Il Venezia prima di giocare con l’Ascoli in Coppa Italia ha giocato 4 amichevoli: una con dei dilettanti del Bellunese, due con squadre slovene di terza fascia vincendo a suon di gol con il 4-3-1-2, nella quarta la più impegnativa ha perso con il Cesena giocando con il 3-5-2. Dei giocatori utilizzati contro il Cesena contro l’Ascoli in campo solo 4: Joronen in porta, Zampano e Wisniewski in difesa e Novakovich in attacco.

Javorcic, allenatore croato partito dalle giovanili del Brescia, la scorsa stagione ha portato in Serie B per la prima volta, in una bella storia, il Südtirol con novanta punti in classifica, 9 reti incassate e 49 realizzate. Anche contro l’Ascoli domenica scorsa ha messo il campo il suo modulo preferito, ma Bucchi dopo le “due olive” ascolane alle spalle di Joronen con i suoi è uscito dal Penzo ed è andato in braghe di tela. La Primavera lagunare, con l’islandese classe 2004 Mikaelsson che ha realizzato due reti al 43′ e al 44′ del secondo tempo è andato in braghe di tela. Bucchi salvato dai tempi supplementari grazie al recupero del cooling break nel quale avrebbe deciso la gara un gol in rovesciata deviato al 48esimo. La formazione dei lagunari la scopriremo domani sera.

Arbitro Irrati di Pistoia, internazionale, principe del VAR per UEFA e FIFA. Prima giornata importante a livello arbitrale in Serie A e Serie B dopo le dichiarazioni dei capi e arbitri famosi sull’interpretazione dei falli di gioco e di mano. Tutto è avvenuto dopo che la circolare numero uno annuale dell’Ifab non aveva portato modifiche sostanziali al Regolamento del calcio: “gli arbitri dovranno discernere il fallo dal contatto di gioco” è  la novità della associazione italiana arbitri. Gli amanti del calcio vorrebbero che il Regolamento fosse rispettato in tutto il campo e non solo interpretato dentro le aree di rigore, oltre un movimento di corsa congruo nel vedere il gioco. Buon calcio a tutti gli a rbitri.

Primo assistente Affatato (Vco), secondo assistente Cipriani (Empoli), quarto uomo Kumara (Verona), VAR Piccinini (Forlì), AVAR Peretti (Verona).