Genoa non mollare il “pappafico”, non adeguarti a qualcosa di più lento, non rassegnarti agli eventi, non arrenderti, non cedere psicologicamente come succede in barca a vela quando il vento gira da altra parte o non gira proprio.

Non lo merita il popolo genoano che non ti ha mai mollato da quando ha avuto la possibilità di entrare al Ferraris specialmente nella Nord. Cantato a squarcia gola nel Tempio e fuori dal Tempio, Gente di Mare, seguito in ogni trasferta con numeri non da salvezza: vuole una soddisfazione, vuole vincere come tutti gli altri tifosi una partita con le cosiddette grandi.

I giocatori del Genoa, lo staff, Blessin  devono però approcciare non pensando che arriva la Juventus perché in questa stagione non sono stati come Attila, un flagello di Dio, perciò già da dentro lo spogliatoio deve esserci solo una frase, un ordine: “andate fuori e scatena l’inferno”.

Indipendentemente da chi e con quale strategia tattica giocherà, importante che Blessin trasmetta alla squadra il suo carattere da “duro” anche se ha sempre il sorriso sulla bocca, che dovrà essere trasformato in decisione e applicazione da tutto il collettivo in campo e in panchina.

Genoa-Juventus dopo il derby perso dovrà essere una gara non da ballare con le Zebre bianconere, ma con i Lupi. Difficile saper in anticipo che cosa uscirà da là dentro domani fino alle ore 23, i genoani sanno solo una cosa: se tutti saranno uniti tra campo e spalti qualcosa potrebbe succedere. La Nord serrerà i ranghi e quando le squadre inizieranno il riscaldamento scateneranno l’inferno , senza lanciare bengala e fumogeni in campo: il tempo perso nel derby non è stato poco. Chissà se si poteva utilizzare meglio?

Elettricisti, filatelici, numismatici, dottori, avvocati, pensionati e tutti gli altri eroi da web lasciate il mugugno fuori dal Ferraris.

Il mugugno al Ferraris quando gioca il Vecchio Balordo è un’arte pessima e malvagia e non si può giustificare dicendo che è tipicamente ligure. In società lavare i panni sporchi a Villa Rostan, risolvendo questioni all’interno in cui sono sorte affinché nessuno al di fuori possa vestire la verità a proprio uso e consumo come sempre è successo con il Vecchio Balordo di mezzo.

Basta con il disfattismo come in politica senza dare soluzioni. Risolvere i guai della stagione 2021/22 era  difficile anche con il passaggio di proprietà. È stato accettato da tutti, tutti cantavano e fischiettavano l’inno Americano. Adesso è arrivato il momento di seguirli, accompagnarli e far loro capire che la retrocessione, se avverrà, sarà difficile digerirla ed è arrivato il momento della vera Rivoluzione non solo sul prato verde.

Al 95’ di domani sera chi ha pagato il biglietto può anche fischiare e contestare. Speriamo di no! Non abbiamo scritto di modulo, di tattica, di strategia di Blessin , bisognava ripetersi. La formazione sarà decisa domani mattina al risveglio muscolare.

La Juventus in questa stagione è stata brutta ma non vincente, ripetendo il campionato di Pirlo. Campionato giocato con uno svantaggio per Allegri: la mancanza dei 30 gol di CR7. Difficilmente la Signora in questo campionato è stata bella eppure queste gare piacciono ad Allegri  che ha addirittura coniato un nuovo motto subito inserito nella Treccani del “corto muso”. Con questo nuovo metodo tattico l’hanno portata a giocarsi la Champions League il prossimo anno con 4 giornate di anticipo grazie ai risultati delle altre squadre che l’hanno aspettata come sempre: è accaduto con Allegri quando si è seduto sulla panchina bianconera.

La Juve di Allegri vuole solo vincere senza pensare al come riuscirci. Le vittorie bianconere, come spesso capita in Italia, fanno passare i giudizi della critica non per lesa maestà sulla prestazione.

Vedere i bianconeri rinculare e schierarsi con una difesa a 5 dopo aver fatto un gollonzo è qualcosa che spiega perché non riescono mai a superare gli ottavi di Champions. In Europa se ti abbassi di venti metri ti castigherebbero, se facessi entrare gli avversari con mezza squadra dentro l’area di rigore i rivali vincerebbero. Al contrario, in Italia vinci perché non concedi alcuna occasione agli avversari perché si accontentano: prima non prenderle da inizio gara.

L’accesso nei quattro posti Champions League ma soprattutto l’ipotetica vittoria in Coppa Italia contro l’Inter renderebbero certo un po’ meno amara la stagione della Juventus e di Allegri con una rosa non debole, anche rinforzata a gennaio con il capocannoniere della Serie A del girone di andata Vlahovic, poco funzionale con madama da gennaio in poi. Tuttavia è un conto se la squadra gioca per l’attaccante, un altro se tutti si sentono protagonisti.  

Oltre il bomber viola è arrivato il mediano Zakaria che ha difficoltà di ambientamento come tutti gli altri stranieri nei primi periodi nel Campionato Italiano. La coppa Italia interessa alla Juventus e ad Allegri, per tale motivo con che modulo giocherà contro il Genoa domani sera e quanto turnover farà dopo aver messo in campo tutte le variazioni del 4-4-2, utilizzato in prevalenza nelle ultime 3 gare di campionato? Anche per Madama formazione a domani alle 20. 

Arbitra Sozza Simone della sezione arbitrale di Seregno, 34 anni, impiegato. Calciatore fino al 2004, difensore. Nel 2012 ha diretto in serie D, nel 2015 lega Prof, 2019 Serie B, gennaio 2020 esordio in Serie A. Settembre 2020 subito inserito nell’accorpamento tra Serie A e Serie B.

Venti gare dirette nella massima serie, 4 rigori e 4 espulsi. In questa stagione dirette 12 gare in Serie A e il designatore Rocchi lo ha spesso utilizzato in gare di coefficiente uno tra e squadre che si giocano l’Europa, tre rigori e due rossi sventolati. Tra le gare dirette una del Genoa, ossia il pareggio a Spezia, e due della Juventus con il Napoli (1-1) e con la Fiorentina (vittoria per 1-0).

Primo assistente Ranghetti di Chiari, secondo Vivenzi Brescia, quarto uomo Sacchi di Macerata, VAR Abisso di Palermo, AVAR Di Iorio (VCO).

Diffidati Genoa: Destro, Portanova. Diffidati Juventus: Kean, Rabiot, Vlahovic.