Dopo essere intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il tecnico del Genoa, Alexander Blessin, ha commentato anche dalla sala stampa la sconfitta per 4-1 della sua squadra contro la Lazio.

La settimana scorsa non abbiamo iniziato bene a Verona, abbiamo lottato per entrare in partita. Oggi nei primi 20′ la squadra non mi è dispiaciuta, siamo entrati concentrato e agito bene. Abbiamo avuto problemi a sinistra con Manolo Portanova, che abbiamo poi cambiato con Melegoni. Avevo la sensazione che fossimo in partita, che stessimo facendo bene. Per me è chiaro che abbiamo meritatamente perso, ma ci sono partite in cui, anche se ci sono situazioni difficili come un arbitro che non ti fischia a favore o perdi tanti palloni, devi mantenere le idee chiare senza perdere mai atteggiamento e concentrazione, senza pensare ad altre cose”.

“Ho sempre pensato, e lo penso, che il VAR sia una cosa positiva perché aiuta a correggere le decisioni sbagliate. Finora abbiamo avuto però diverse situazioni in altre gare dove l’aiuto non lo abbiamo avuto, non abbiamo avuto le situazioni per fare girare diversamente le gare. Se l’arbitro in quella situazione fosse intervenuto, anche senza dare rigore perché non si era nei sedici metri, era comunque ultimo uomo. Era comunque cartellino rosso. E dunque non sarebbe forse successo che loro facessero l’uno a zero e noi magari saremmo andati avanti. Il pizzico di fortuna ci è mancato anche in queste situazioni.

Se guardiamo ai fatti, nel primo gol subìto la squadra non si è concentrata, pensava ancora al rigore e a discutere. Il gioco si è fermato, la Lazio è ripartita e nell’azione Portanova poteva prendere la palla e buttarla fuori. Dopo l’avversario è andato uno contro uno e la difesala, anziché puntarlo senza farlo entrare in area, ha tagliato fuori Sirigu. E poi oggi troppi regali. Chiaro che prendi gol quando fai un errore, ma oggi se ne sono fatti troppi. E ci tengo a dirlo: per me difendere non è solamente la difesa, ma si parte dagli attaccanti”. 

Sul perché la squadra si sia sciolta dopo aver subito il primo gol: “sono il primo a chiedermi dopo la partita se ho fatto bene a mettere quella squadra in campo, se ho fatto bene le mie scelte. La Lazio è stata fortissima in contropiede, si sapeva e la squadra la avevamo informata di questo dandole quanto più informazioni possibile su come giocasse e su come metterla in difficoltà. Nelle ultime due gare questo non lo abbiamo fatto assolutamente bene. Se ci crediamo ancora? Abbiamo ancora sei gare da fare, vogliamo essere coraggiosi, siamo ancora lì e vogliamo dare tutto per salvarci. Vogliamo fare il possibile: la nostra squadra sta vivendo un processo su come agire e cosa fare, e questa strada la dobbiamo continuare. In queste due partite non abbiamo fatto bene. Nel calcio gli sbagli ci stanno, si Fano altrimenti tutte le partite finirebbero zero a zero. Ma dopo ogni gol bisogna reagire. Forse sono strutture un po’ vecchie nella squadra, che ancora non reagisce sempre con coraggio e voglia di continuare agli errori“.

Sul perché non sia entrato Destro nel finale: “per Piccoli era giunto il momento di giocare dall’inizio, si era allenato bene e per questo ha giocato dal primo minuto. Le decisioni dei cambi fatti oggi sono state prese durante la gara, spontaneamente: chi è entrato per me era importante in quel momento. Con Destro non c’è nessun problema, cerchiamo insieme di fare le cose al meglio possibile. Sono decisioni prese di settimana in settimana e non c’è nessun problema”. 


Genoa 1-4 Lazio, troppi regali rossoblu. La Lazio cala il poker