Al termine della gara col Venezia, ai microfoni di DAZN è intervenuto il tecnico rossoblu Alexander Blessin, che è partito dalla fine, ossia dal saluto e applauso che ha voluto tributare ai propri tifosi accorsi in massa al Penzo, offrendo nella ripresa anche una coreografia (clicca QUI per saperne di più).

Sono andato totalmente da solo dai tifosi a fine partita? Mi è piaciuto ogni minuto del loro tifo. Per vincere la partita ci è mancato un pizzico di fortuna. I tifosi che continuano a cantare anche se non arriva il risultato mi fanno venire la pelle d’oca. Dovevo dire loro grazie, era il mio dovere. Quarto pareggio di fila? Non siamo partiti bene in questa partita: abbiamo avuto grossi problemi nel nostro modo di giocare, peZrso molte secondo palle e duelli partendo col rombo a centrocampo: abbiamo cambiato e nel secondo tempo la mentalità negli ultimi 25’ è stata buona. Abbiamo creato molte occasioni, sono aumentate le emozioni: il colpo di testa di Yeboah mi sembrava gol dalla panchina.  È il quarto risultato utile di fila, il quarto pareggio, è vero: bisogna però continuare a lavorare”.

La retrocessione va considerata in prospettiva per il prossimo anno? Al momento vediamo che ogni squadra può battere una squadra più grande. Parleremo di aritmetica quando sarà chiaro, quando la distanza sarà troppo lontana. Non partiamo per perdere o pareggiare: ora abbiamo l’Inter, una squadra davvero forte, e proveremo a trovare la strada per cercare una vittoria”. Infine, un passaggio sulla gara di Gudmundsson: “col pallone ha qualità e rapidità, stiamo cercando di portarlo ad un livello migliore. È stata una buona partenza dall’inizio, ma in area deve avere più killer instinct”. 


Venezia, Zanetti: “Volevamo vincere, ma il Genoa è lontano e va bene così”