GLI APPROFONDIMENTI SUL GENOA 

CORRIERE DELLO SPORT – Labbadia dice no. Il sostituto di Sheva oggi avrebbe dovuto dirigere l’allenamento ma nella giornata di ieri ha fatto una clamorosa e inaspettata retromarcia quando aveva già in mano il biglietto dell’aereo per l’Italia. Ora Maran (in vantaggio) o Nicola (piace moltissimo), mentre resta remota l’ipotesi Ballardini, che pure è ancora sotto contratto. Alla base del rifiuto ci sarebbero state idee diverse sulle strategie da concretizzare nel mercato invernale ma senza dubbio anche il 6-0 rifilato lunedì sera dalla Fiorentina. Difficilmente, si legge, Konko sarà ancora in panchina sabato contro l’Udinese. Sul mercato si attende il via libera per Miranchuk mentre il Bayer cerca ancora un sostituto di Amiri.

GAZZETTA DELLO SPORT – Il Grifone è nella tormenta: Labbadia salta per divergenze sul mercato (dopo il crollo della squadra a Firenze avrebbe fatto richieste più pressanti a società e Spors sul mercato), tanto per non farsi mancare nulla, ma la panchina è ancora vuota e adesso il tempo stringe davvero. “Il cambio di proprietà del club avrebbe dovuto rappresentare l’inizio di un futuro ambizioso – si legge – Invece, sin qui, troppe scelte sbagliate hanno portato il Genoa in piena zona retrocessione”. L’illusione dei buoni propositi da parte degli americani si dissolve in fretta di fronte a una discesa agli inferi che ogni giorno si arricchisce di una pagina più cupa. Spiazzati dal voltafaccia del tedesco, l’impressione è che serva soprattutto una figura capace di fare da parafulmine e sgravare il gruppo dalle preoccupazioni di un campionato mai come stavolta in salita. Detto che aver mandato via Shevchenko troppo presto si è rivelato un autogol, ora urgono rapidità e lungimiranza: la scelta ricadrà su Maran o Nicola per la salvezza? Non è finita, ma un altro errore sarebbe senza appello. “Se quattro allenatori a libro paga vi sembrano pochi, provate voi a salvare il Genoa – si legge in un commento nelle pagine successive – A salvarlo dalle sue spese pazze più che dalla Serie B”. La missione? Ai confini dell’impossibile. Sul mercato sono sempre più vicini Piccoli e Miranchuk.

REPUBBLICA GENOVA – Spors ieri ha incontrato Maran, ma ci sono state anche “febbrili consultazioni telefoniche” con Gattuso. Il tecnico sarebbe affascinato dall’idea di mettersi al servizio del club più antico d’Italia e avrebbe inviato un messaggio a Sirigu (“ci credete ancora nella salvezza?”), dicendo a Behrami come qualora dovesse accettare la proposta rossoblu un giocatore del suo temperamento troverebbe spazio. E allora lo svizzero si è preso ancora un giorno di tempo per firmare la risoluzione del contratto per passare al Brescia. Labbadia non è mai salito sull’aereo che avrebbe dovuto portarlo al Genoa: il clamoroso voltafaccia di un tecnico che non se l’è sentita, ha spiazzato la dirigenza e ha fatto partire una corsa contro il tempo. Non è possibile andare avanti con Konko, sebbene fosse stato presentato (“non dalla dirigenza legata alla nuova proprietà, convinta di avere l’accordo con Labbadia”) ai cosiddetti senatori come la soluzione definitiva. Il francese, definito poi “l’ultimo responsabile della situazione”, ha davvero creduto di poter essere lui l’allenatore per il prosieguo del campionato, tanto da avventurarsi in un personalissimo 4 3 2 1. Un gruppetto di tifosi ha aspettato la squadra di rientro da Firenze, chiedendo orgoglio e dignità. Dialogo civilissimo. Sabato potrebbe esserci qualche segnale tangibile da parte della Nord per ribadire il sostegno a chi ha posto fine all’era Preziosi. “Del resto come si fa ad attaccare una società che ha già speso 40 milioni” fra debiti e acquisti? Sempre nell’ottica di risanamento della situazione debitoria, ha in programma di spenderne a breve altrettanti. Si parla poi degli errori commessi dalla nuova proprietà, il più eclatante la scelta dell’allenatore precedente a quella del direttore sportivo. Sul fronte campo, Rovella salta anche l’Udinese.

IL SECOLO XIX – Il caos è senza fine. L’esonero di Sheva ha aperto una crisi al buio e ieri il Grifo si è ritrovato in campo senza il sostituto designato. Labbadia, il cui arrivo era dato per certo da giorni nonostante continuassero ad esserci alcuni ostacoli da superare, alla fine non è salito sull’aereo diretto a Genova. Mancato accordo riguardo alla composizione dello staff, ma anche la prestazione di Firenze non dev’essere stata una buona pubblicità. Dopo aver mandato allo sbaraglio Konko e ritrovatosi all’improvviso senza allenatore, il general manager Spors ha cominciato una corsa disperata alla ricerca di un tecnico in grado di ridare un po’ di dignità ad una squadra su cui pesano gli errori commessi da Preziosi, Marroccu, Ballardini ma anche le decisioni errate e fuori tempo prese dai 777 Partners e dal GM tra settembre e gennaio. Quello di ieri è un pasticcio, culminato con mister Konko a dirigere l’allenamento pomeridiano in un clima surreale. Manca un patto salvezza, i giocatori sembrano andare ognuno per conto proprio. Con Ballardini al momento il candidato meno probabile tra quelli a contratto, si valuta Maran che attende una chance di riscatto e tornerebbe con entusiasmo. Nelle ultime ore ha guadagnato parecchie posizioni Davide Nicola, assistito da Giuffrida al pari di Maran. La voce legata a Gattuso è stata smentita nelle ultime ore dal club rossoblu. Una trattativa con “Ringhio” non era decollata già nei mesi scorsi (quando incontrò anche i dirigenti) al pari di quella di Pirlo. Gli americani sono attesi a Genova, il momento è complicatissimo e non ci si possono permettere errori: sono stati dati pieni poteri a Spors e ora tocca al tedesco scegliere il quarto allenatore della stagione. Nelle scorse settimane era stato valutato anche il profilo di Dardai, mentre dalla Turchia è rimbalzata, senza conferma, la voce di un interessamento per Fatih Terim. Alla fine la scelta ricadrà su Maran, Nicola o un nome a sorpresa dal suo cilindro? Non c’è più tempo per giochi di prestigio.

Squadra contestata nella notte, al rientro da Firenze, da una ventina di ultras che chiedevano conto di quanto successo nelle ultime settimane: “Si può anche retrocedere ma con dignità” si legge tra le parole pronunciate dai sostenitori rossoblu. Ieri a Pegli si è rivisto Maksimovic, mentre proseguono le uscite. Dovrebbe salutare anche Galdames, mentre il Genoa non vuole lasciare partire Rovella. L’Atalanta continua a temporeggiare per Miranchuk e Piccoli, per i quali si sta andando per le lunghe e c’è anche la possibilità che l’affare salti. Amiri, un affare che sembrava fatto, è ancora da sbloccare definitivamente.

TUTTOSPORT – Maran sfida Gattuso (si è fatto un tentativo, ma è dura) per la panchina dopo il “no” di Labbadia. Un brutto colpo per l’ambiente, che a pochi giorni dalla partita contro l’Udinese si trova ancora senza un tecnico ufficiale. Si legge poi anche il nome di Nicola, per il quale alcuni tifosi hanno divulgato una petizione via social. Sicura l’assenza di Rovella contro l’Udinese. Capitolo calciomercato: Verdi nel mirino anche dei rossoblu, superati proprio dai granata per Pellegri. Prosegue il pressing per Miranchuk e Piccoli. “Il Genoa, sull’orlo del baratro, si dibatte in una crisi che ha origini lontane”. Si fa poi riferimento ad acquisti bravi ma poco esperti, definendo “surreale” la vicenda legata all’allenatore tedesco, che “dimostra la confusione nella cabina di regia”. Spors “arriva da una realtà diversa dalla nostra e sta cercando di capire che cosa serva al Genoa per salvarsi”.


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