Il giorno 21 Novembre 2021 entrerà nella storia del Genoa. Debuttano nel Tempio la Holding 777 Partners, un altro 7, Shevchenko, che con quel numero di maglia fece faville da calciatore, e Zangrillo, un Presidente genoano doc.

Il  debutto più difficile sarà da parte del Pallone d’oro contro “l’amico” Mourinho, coi complimenti reciproci prima della gara e dopo le liti ai tempi del Chelsea. Shevchenko e Tassotti in due settimane di lavoro con una rosa ridotta dagli infortuni e dalle partecipazioni alle nazionali, avranno solamente scoperto coloro che avevano giocato meno e i titolarissimi datati di peso che già conoscevano.

La scelta della strategia e del modulo per affrontare la Roma, così come la formazione,   saranno visibili e vivibili solo domani sera al Ferraris. Il Genoa nelle 12 gare giocate è stata una coperta corta con qualsiasi modulo proposto.  Qualcosa di più si è visto nelle ultime gare con la difesa schierata a 4 calciatori.

Sheva, Tassotti e i suoi collaboratori si pensa che non si siano affidati solo ai video per capire difetti e mali del Vecchio Balordo, ma abbiamo anche consultato coloro che non ci sono più al Pio Signorini.

Nella testa del duo tecnico in panchina potrebbe esserci il 4-1-4-1 che fecero all’esordio in panchina con la Nazionale ucraina. Il modulo è quello visto dall’Irlanda del Nord contro l’Italia, un duplice sbarramento fisico, linee strette con giuste misure, giocatori poco distanti in larghezza e in profondità senza correre a vuoto con ripartenze mirate.

Domenica scorsa hanno giocato contro la Primavera con il 3-5-2, viste le tante assenze,  modulo già visto con pochi pregi e tanti difetti rischiando l’inferiorità numerica a centrocampo perché gli esterni non salivano a partecipare alla manovra e, quando succedeva, la difesa rimaneva in balìa dell’uno contro uno e della velocità avversaria.

Sheva e Tassotti, quando giovedì avranno tutti a disposizione, faranno le scelte in base alle caratteristiche dei calciatori visionati in tv nelle gare precedenti. Non lasceranno da parte il modulo che schiererà Mourinho, che viaggia tra il 3-4-1-2 e il più probabile 4-2-3-1. Sceglieranno la strategia giusta per contenere la Lupa e attaccarla. Sheva e Tassotti hanno studiato i pregi, ma anche i difetti dei giallorossi.

Mourinho sotto il Cupolone è in tensione attaccando tutti: arbitri, società, calciatori,  stampa. Una sosta per la Nazionale diventata rovente con i risultati che non  sono arrivati coi norvegesi del Bodo e con la sconfitta alla dodicesima giornata in casa del Venezia che ha sancito un bilancio negativo per Mourinho: nelle ultime sette gare ne ha vinta solamente una. Mou sconfitto in tutti gli scontri diretti ha scatenato le radio romane che lo avevano osannato al suo arrivo.

Sugli arbitri la risposta più gettonata è: “non commento per non essere squalificato e preservare me stesso“. Sui calciatori e sulla società ogni dichiarazione è basata sul fatto che sono più scarsi delle altre squadre per puntare alla zona Champions. La società, invece, colpevolizzata per non avergli messo a disposizione una rosa competitiva.

Non sopporta che facciano il paragone con Fonseca che dopo 12 giornate lo scorso anno aveva 5 punti in più in classifica e di essere il peggior allenatore dopo Zeman nel 2013 per media punti ad inizio campionato.

La Roma ha giocato 11 gare con il 4-2-3-1, l’ultima a Venezia con la difesa a tre per mancanza di esterni. La formazione giallorossa tira molto in porta, ma ha mostrato una precisione non eccezionale. La Roma concede il primo palleggio per poi aumentare la pressione nel cuore del gioco, recuperare il pallone e attaccare in modo verticale con transizioni veloci. In molti calciatori seguono la giocata rendendo difficile agli avversari leggere i tempi di inserimento: il tutto è certificato dai gol del Capitano Pellegrini. Altra carta vincente di Mou è Abraham, la punta voluta fortemente dallo Special One: recupera palloni, attacca la porta avversaria, favorisce l’attacco in massa non solo con i tre che gli stazionano dietro, ma anche con i difensori centrali.

Il difetto che ha la tendenza di farsi attrarre dal pallone e sull’avversario perdendo le corrette spaziature da mantenere sia con i compagni sia con l’avversario pronto a sfruttare i corridoi a disposizione. Senza dimenticarsi che attaccando in tanti lasciano ampi spazi da sfruttare ai rivali con rapide transizioni, quando sono  state positive hanno fatto  male.

Le formazioni di Genoa-Roma a domani sera. Tanti gli infortunati tra i rossoblu con Caicedo, Destro, Fares, Kallon, Criscito alle prese con lesioni o problemi muscolari. Per Cassata, Maksimovic e Vanheusden bisognerà aspettare dicembre per vederli in campo. Per la Roma ai box andrà sicuramente Spinazzola, meno chance di recupero per Calafiori, Smalling e Vina.

Mourinho ha recuperato Capitan Pellegrini e Kumbulla in difesa, ha il dubbio su quale modulo puntare, se l’ultimo 3-4-1-2 di Venezia o tornare con il recupero di Pellegrini e Kumbulla al 4-2-3-1. Ieri ha portato sul campo di Trigoria una lavagna con i nomi e le riserve del 4-2-3-1.  Mou vuole far fuori il mal di trasferta delle prime 12 gare di campionato dove ha confezionato 6 punti vincendo solo contro Salernitana e Cagliari e incassando 12 reti contro Juventus, Lazio e Venezia.

Diffidati Genoa : Biraschi. Diffidati Roma: Abraham, Cristante, Karsdorp, Mancini.

Arbitra Irrati di Pistoia. L’uomo VAR dopo aver visionato tutto il mondiale russo . L’avvocato di 42 anni a fine stagione potrebbe appendere i fischietto al chiodo per trasferirsi a dirigere la struttura Var centralizzata di Lissone. 133 gare in Serie A, 41 rigori e 38 rossi. In stagione 3 gare in Serie A, 2 in Serie B. Con il Genoa 15 gare: 7 vinte, 4 pareggiate e altrettante perse. Con la Roma 17 gare di cui 8 vinte, 5 pareggiate e 2 perse.

Primo assistente Tegoni Milano, secondo assistente Di Gioia (Modena), quarto uomo Manganiello di Pinerolo. Al VAR Pairetto di Nichelino,  AVAR Alassio di Imperia.