Nel percorso di avvicinamento alla gara che tra 24 ore esatte vivrà lo stadio Ferraris, un Genoa-Venezia che manca da oltre 16 anni, abbiamo contattato telefonicamente Fabio Bianchi, firma de La Gazzetta dello Sport, presente nell’ultimo turno in laguna per assistere proprio alla sfida degli arancioneroverdi contro la Salernitana.

Andiamo a farci raccontare Genoa-Venezia proprio da chi per ultimo l’ha visto giocare contro la Salernitana. Ci racconti che partita sarà?

“È un racconto triste perché poteva essere una partita importante, ma non così importante. La sconfitta con la Salernitana brucia parecchio: adesso la sfida col Genoa è un atro scontro diretto e perderlo sarebbe grave per una situazione di classifica che sino a una settimana fa era quasi serena, con 8 punti, ma che dopo la sconfitta con la Salernitana potrebbe vedere il Venezia passare da un momento di ottimismo ad uno di disperazione: perdere anche col Genoa sarebbe davvero brutto. Il Venezia deve andare via dal Ferraris con almeno un punto”. 

Anche per il Genoa e Ballardini, però, sarebbe una disgrazia fare un solo punto contro il Venezia…

“Proprio per questo dico che diventa una sfida veramente terribile. Da una parte una squadra, quella di casa, che deve assolutamente fare risultato anche e soprattutto per il tecnico perché è in una situazione anche peggiore del Venezia. E questo perché il Venezia poteva aspettarsi una partenza così, dopo vent’anni che non era in Serie A e con una squadra piena di giovani. Il Genoa, invece, aveva fatto una squadra e preso anche Caicedo per avere finalmente una salvezza tranquilla, visto che negli ultimi anni è sempre stato coinvolto nella lotta salvezza. E invece è partito molto male e la partita diventa per il Genoa una gara all’ultimo respiro: sarà una partita veramente interessante sotto il profilo della tensione agonistica più che del gioco in sé”. 

Pregi e difetti del Venezia?

“Se me lo avessi chiesto una settimana fa, ti avrei detto che aveva quasi solo pregi. Aveva un bel gioco e il pregio migliore, Zanetti, che ha dimostrato di essere un grande tecnico. L’altro pregio è che ha fatto una campagna acquisti sana, in linea coi propri obiettivi e le proprie capacità economiche, puntando su giorni e gioco. Mi ha fatto una buona impressone in diverse gare: a parte le prime 2/3 dove era ovvio che avrebbe pagato uno scotto, nelle altre ha sempre giocato alla pari con chiunque ha incontrato. Chiedendomelo adesso, ti dico che contro la Salernitana ha fatto un grande passo indietro. Non mi è piaciuta sotto il piano del gioco e non mi è piaciuto neanche Zanetti, che ha fatto troppo turnover cambiando 3/4 della difesa in una partita che sapeva essere decisiva. Un azzardo che poi ha pagato. Il Venezia deve subito riscattarsi in questa partita col Genoa“.


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